La controfavola del lupo e dell’agnello

Sono lupi le banche, gli strozzini, i mafiosi, i politici

In tempi lontani e bui, quando i miei colleghi Esopo e Fedro ci tartassavano con le loro favole moraliste e formative, Salvino Caputo se ne stava tranquillo tra le braccia di Gesù di Nazareth ad aspettare rigorosamente il fatidico giorno del suo ritorno nel Pianeta Terra.

Pesavo 5 chili e seicento grammi al momento sublime del parto. Squarciai letteralmente gli annessi e connessi della mia meravigliosa mamma Angelina. Ci fu un boato di gioia dalla platea! Mio padre e mio nonno Nino Lo Coco si scatenarono in un tango anima e cuore. Mi depositarono in una culla, in prossimità di mamma, sotto la ferrea sorveglianza di Lillo, un volpino coraggioso e spavaldo. Crescevo di giorno in giorno come un vero titano, pronto a spaccare il mondo. Nel 1974 coronai il mio lungo e faticoso percorso di studi, laureandomi in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Palermo, Facoltà di Lettere e Filosofia. Cominciai a scrivere favole in tenerissima età! Non digerivo il moralismo di Esopo e di Fedro e mi scatenai a scrivere le contro-favole per aprire gli occhi ai bambini e gli adulti del mio tempo. La mia prima contro-favola la dedicai al Lupo e L’agnello, nel tentativo disperato di tramandare ai miei posteri l’eterna ipocrisia imperante nel mondo degli uomini e delle donne e nel mondo degli animali. Ricordate la vecchia favola? Alla fine del film, il lupo divora l’agnello senza una valida ragione. E’ stato il film della vita popolare ad avere falsato una storia fasulla, falsa e disonesta, per consacrarla sull’altare di una cattiveria legata al mondo animale. Gli animali si amano senza frontiere e categorie di forti! Hanno voluto, attraverso la teoria della sopravvivenza e catena biologica, rappresentare il mondo meraviglioso animale, come il mondo della cattiveria in assoluto. L’uomo, pur di assolvere se stesso, senza se e senza ma, ha costruito i falsi miti della cattiveria animale. Ricordatevi, cari bambini, che è soltanto l’uomo che uccide l’agnello, il lupo, la volpe, l’elefante e centomila animali per il mero profitto economico. Nella savana, l’unico animale simile all’uomo è il coccodrillo perché è un mafioso che uccide i suoi figli e poi si pente, versando lacrime fasulle. Mandate a quel paese, cari bambini, i nonni o le mamme che vi raccontano la storia di Cappuccetto rosso e del lupo cattivo. Attenti al lupo, è il maledetto retrò di una civiltà umana allo sbando. I Lupi sono espressione di una civiltà democratica, la più avanzata nel mondo animale. E’ soltanto e solo l’uomo “Homo homini lupus”, letteralmente: “L’uomo è lupo per l’altro uomo”, come scriveva il commediografo Plauto nella sua Asinaria del 495. Oggi, rispondetemi in coro, chi divora il più debole? Interrogate i vostri genitori! Vi diranno la pura e santa verità. Sono lupi le banche, gli strozzini, i mafiosi, i politici, l’alta finanza e tutti i corrotti di un sistema politico che tramanda ai giovani, disperazione e disoccupazione.

La Società degli umili è popolata da Agnelli, non quelli della FIAT che hanno ingrossato il debito pubblico italiano, dai Disperati, dai Poveri, dai Clochard, e mille altre categorie legate al senso precario della nostra vita. Nella mia contro-favola il lupo e l’agnello si aiutano vicendevolmente e banchettano insieme appassionatamente. L’agnello sorride al lupo ed esclama: “Sei un signore, Lupo fratello! Mi avevano parlato male di te, per metterci l’un contro l’altro senza ragione”. Mi auguro che nel tempo che verrà, se ci sarà tempo ancora, l’uomo e la donna adotteranno lo stile degli animali per cambiare un mondo alla frutta. Ad ogni buon fine, mi auguro dal profondo del mio cuore, che la nostra Italia si liberi dai veleni della politica corrotta ed infame, approdando all’isola che non c’è, fatta di etica sublime, onestà, costruzione di futuro, solidarietà, fratellanza, pace, lavoro, piena occupazione per i giovani, sovrano rispetto per la nostra costituzione, tradita, calpestata e vilipesa da troppo tempo. Quanto alle favole, bandite la lettura delle vecchie favole e scaricate il mio e book di contro-favole o se volete, leggete gratuitamente ogni domenica le mie favole sulla mia rubrica di Monreale News.it Nel mese di ottobre p.v. se Dio vorrà, inviterò 50 bambini al mio evento letterario dedicato alla nuova edizione delle mie piccole favole, presso un noto ristorante monrealese ed avrò l’estrema gioia di dialogare con i bambini, raccontando dal vivo le mie nuove contro favole. L’Evento letterario sarà denominato “Paramutia Due, Le nuove contro favole”; pubblicherò la nuova versione e book on line scaricabile su tutti i cellulari, su Kobo e Kindle, in collaborazione con Enzo Ganci Direttore di Monreale News. it. Sarà la prima volta di un Quotidiano online, nel mondo della narrativa. E’ una sorpresa che ho preparato con massimo top secret e coltivato in rigoroso silenzio; adesso è arrivato il momento solenne per promuoverla e pubblicizzarla.