Domani il XX anniversario della strage di via D'Amelio, anche Monreale ricorda Paolo Borsellino

Alle 9 verrà deposta una corona d'alloro sulla lapide di piazza Inghilleri

MONREALE, 18 luglio – Domani ricorre il ventesimo anniversario della strage di via D'Amelio, nella quale restarono uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta, Agostino Catalano, Walter Cusina, Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli.

A Monreale è ancora vivo il ricordo del magistrato, anche perché, non tutti – probabilmente – lo ricordano, nella nostra cittadina Borsellino operò per alcuni anni da pretore, prima di condurre le scottanti inchieste antimafia alla Procura di Palermo per le quali Cosa Nostra ne decretò l'eliminazione.

Le iniziative legate alla commemorazione inizieranno alle ore 9, in piazza Inghilleri, dove verrà deposta una corona sulla lapide che ricorda l'attività di pretore svolta a Monreale dal magistrato. Alla cerimonia prenderanno parte diverse autorità civili, militari e religiose.

"La figura del giudice Borsellino – ha detto il sindaco Di Matteo- per noi monrealesi rimarrà sempre nel ricordo della sua attività come pretore della nostra città. Le stragi di Capaci e via D'Amelio, ci hanno portato via due giudici valorosi e gli uomini delle loro scorte che sono diventati per noi tutti eroi della storia repubblicana. Due magistrati che hanno sacrificato la loro libertà e quella dei loro familiari pur di difendere la nostra terra dal potere mafioso e criminale".

In mattinata, quindi, si riunirà il Consiglio comunale, che – come ha fatto sapere il presidente, Alberto Arcidiacono, prima della discussione dei punti dell'ordine del giorno, dedicherà alla memoria del giudice Borsellino una breve cerimonia di commemorazione.

Il Comune di Monreale, inoltre, concederà il patrocinio alla tradizionale fiaccolata in ricordo di Paolo Borsellino, organizzata da Giovane Italia, che si svolgerà domani sera (alle ore 20) a piazza Vittorio Veneto a Palermo. A rappresentare la città di Monreale ci sarà l'assessore alla Legalità, Marco Intravaia.

"A vent'anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio - afferma quest'ultimo - è un dovere imprescindibile di ogni cittadino continuare a ricordare ed omaggiare chi, con passione, tenacia, professionalità e soprattutto fedeltà verso lo Stato, ha dedicato la propria vita alla difesa dei principi di libertà e di legalità, combattendo, fino all'estremo sacrificio, chi metteva a rischio la stabilità della democrazia e delle sue istituzioni.

Il modo migliore - dice ancora Intravaia - per ricordare il giudice Paolo Borsellino e tutti gli altri magistrati e servitori dello Stato che come lui hanno sacrificato la loro vita nella lotta alla criminalità organizzata, è quello di agire ogni giorno affinché le loro idee camminino sulle nostre gambe, portando avanti così quel percorso di legalità che Borsellino e, quanti assieme a lui, hanno avviato con grande coraggio e determinazione".