Tutto pronto per la Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale
Sabato 14 ottobre alle 21 il concerto d’apertura
MONREALE, 12 ottobre – Tra le navate del maestoso Duomo ‘aureo’, tempestato di mosaici inestimabili, anche le note del pentagramma brillano più fulgide, per diffondere tra le navate e negli animi un profondo messaggio spirituale. Dimensione musiva e musicale si compenetrano da sempre sotto la volta del Cristo Pantocratore.
Il suo sguardo benedicente accoglie anche quest’anno, esattamente 14 al 22 ottobre, la storica Settimana Internazionale di Musica Sacra, che con la forza del suo carisma ha raggiunto la 65ª edizione, attraversandoindenne momenti critici della storia recente, ultimo dei quali la temibile pandemia da Covid. Il genius loci della città, fin dagli albori della sua nascita per volontà di Guglielmo II, epigone della dinastia normanna, è votato alla bellezza e alla spiritualità, humus fertile per il radicamento della rassegna, fra le più antiche d’Europa.
Quello che si configura come un vero e proprio festival viene per la prima volta direttamente promosso e organizzato dalla Regione Siciliana-Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, che l’ha inserito nell’ambito delle “Celebrazioni belliniane”, sostenendo in tal modo due manifestazioni fra le più rilevanti del panorama musicale non solo italiano: il Bellini International Context e la “Settimana”. Si valorizza così la strategia di promozione del turismo attraverso i grandi eventi culturali, con una vettorialità che lega la Sicilia orientale a quella occidentale.
La kermesse monrealese sarà dunque a titolarità diretta dell’Assessorato regionale al ramo, in questo caso in collaborazione con Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione Teatro Massimo di Palermo e Arcidiocesi di Monreale, in sinergia con il Comune. Il programma artistico è stato ideato da Gianna Fratta, rinomata direttrice d’orchestra e operatrice culturale, che ha fatto confluire in cartellone orchestre, ensemble, direttori e solisti di chiara fama, del calibro di Ton Koopman, Sergej Krylov, Mario Brunello, Pretty Yende. Tra le formazioni orchestrali, oltre a quelle delle due fondazioni palermitane, spiccano Amsterdam BaroqueOrchestra, Academy of Ancient Music di Cambridge, La Cetra Barockorchester & Vokalensemble Basel (Basilea, Svizzera), Lithuanian Chamber Orchestra, I Solisti Filarmonici Italiani, Accademia dell’Annunciata.
Un intenso calendario di nove concerti tra sinfonico-corali e cameristici, che attireranno residenti e turisti, la cui presenza in ottobre è ancora numerosa e può essere ulteriormente destagionalizzata grazie a significative iniziative. Palcoscenico unico e solenne sarà il Duomo, che con la sua imponente, magnetica magnificenza conferisce immenso prestigio alla Settimana, ormai proiettata verso l’internazionalità.
«Con l’emozione di sempre - ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, sport e spettacolo Elvira Amata -ci accingiamo a partecipare alla 65ª edizione della Settimana internazionale di Musica sacra che, con il suo ricco programma artistico, attirerà anche quest’anno migliaia di turisti nel suggestivo Duomo di Monreale. Un’iniziativa di grande spessore musicale che rappresenta indubbiamente uno dei fiori all’occhiello delle politiche culturali della Regione e che è nota e apprezzata a livello nazionale per la sua unicità. Sono certa che registreremo ulteriori successi che contribuiranno a rafforzare questa rassegna di grande prestigio».
«Nei giorni scorsi - ha raccontato l’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi - mi sono casualmente imbattuto in una citazione, attribuita a Krzysztof Eugeniusz Penderecki, compositore e direttore d’orchestra polacco, in cui si legge: “La musica sacra mi ha offerto un’alternativa alle idee dominanti. I testi della grande tradizione religiosa sono un patrimonio letterario infinito, continua fonte di ispirazione, come la Bibbia o il Vangelo”. È questo il modo in cui attendiamo di vivere la prossima Settimana Internazionale di Musica Sacra all’interno della stupenda cornice della Cattedrale di Monreale: una alternativa alla cultura dominante in cui la bellezza non risponde ai canoni socio-culturali dettati dalla moda e dai social, ma, piuttosto, coincide con la dimensione alta ed universale del Sacro che nella composizione musicale diventa dono per ogni orecchio ed ogni cuore che si pone in ascolto».
«La Settimana di Musica Sacra - ha osservato il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono - rappresenta nel suo genere un appuntamento di punta nello scenario nazionale ed internazionale, atteso con entusiasmo dagli appassionati di musica classica. Un biglietto da visita prestigioso che contribuisce ad arricchire l’ampia offerta turistica della nostra città, cornice ideale per una kermesse che anche quest’anno si annuncia di alto livello per la partecipazione di artisti di chiara fama e per la spiritualità che innerva l’offerta musicale. È un attrattore culturale che contribuisce a rilanciare, valorizzare e promuovere il territorio e l’insieme dei tesori che custodisce. Ad impreziosire la kermesse contribuisce in modo notevole la bellezza del Tempio che la accoglie, ovvero il Duomo, visione meravigliosa per ogni visitatore che resta incantato da un monumento tanto straordinario. Ringrazio la Regione che promuove direttamente la Settimana e l’ha inserita nel calendario degli eventi di grande rilievo turistico. Un ringraziamento va altresì all’Arcidiocesi di Monreale, alla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e al Teatro Massimo di Palermo, che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione. Un’iniziativa da cui deriva tanto lustro alla città e alla quale l’amministrazione comunale aderisce con partecipe sinergia».
«Monreale – ha dichiarato il deputato regionale e presidente del Consiglio comunale Marco Intravaia - conferma il suo legame indissolubile con la Settimana Internazionale di Musica Sacra che, giunta alla sessantacinquesima edizione, stacca il tagliando come una delle più antiche e prestigiose d’Europa Abbiamo avviato già da tre anni un percorso di internazionalizzazione dei contenuti artistici della kermesse riportandola ai livelli degli anni d’oro e chiudendo definitivamente con una diaspora che aveva danneggiato la città e la rassegna stessa. La Regione crede nella Settimana che a partire da quest’anno è inserita nel calendario Grandi eventi; continuiamo a lavorare affinché diventi un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati del genere in Italia e all’estero. Ringrazio l’arcivescovo Gualtiero Isacchi e tutti gli enti coinvolti che hanno consentito la realizzazione di un cartellone di elevato pregio artistico».
“La Settimana di Musica Sacra di Monreale – hanno dichiarato il sovrintendente della FOSS Andrea Peria Giaconia e il presidente Gaetano Cuccio - costituisce da sempre un punto di riferimento essenziale nella progettualità culturale della Regione Siciliana e, in modo particolare, dell'Assessorato Regionale del Turismo e dello Spettacolo. Al tempo stesso la rassegna rappresenta per l'Orchestra Sinfonica Siciliana un appuntamento irrinunciabile, sempre segnato dalla partecipazione di un vasto pubblico di appassionati. Tutti i concerti della Settimana si svolgono sotto gli auspici del Arcivescovo di Monreale e nella meravigliosa cornice del Duomo arabo-normanno: considerando la qualità del repertorio proposto e il rilievo internazionale degli artisti e complessi coinvolti, la rassegna potrebbe dunque definirsi come una sapiente galleria di capolavori musicali che risuonano all'interno di un monumento fra i più importanti del mondo. In particolare, l'Orchestra Sinfonica Siciliana sarà protagonista - come di consueto - dei due appuntamenti di apertura e chiusura della Settimana, proponendo tra l'altro il proprio Coro di Voci Bianche insieme con quello della Fondazione Teatro Massimo, nel quadro di una sempre più intensa convergenza di progetti e sinergie culturali”.
«La Fondazione Teatro Massimo - ha detto il sovrintendente Marco Betta - partecipa anche quest’anno alla Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale, la prestigiosa manifestazione che rinnova da 65 anni il legame profondo tra musica e spiritualità. E lo fa, grazie alla Regione Siciliana, in un luogo di rara bellezza come il Duomo di Monreale, con due concerti dedicati: il primo, quello inaugurale, vedrà insieme il Coro del Teatro Massimo, diretto da Salvatore Punturo, e l’Orchestra Sinfonica Siciliana, diretta dal Maestro Giacomo Sagripanti. Con loro si esibiranno due stelle internazionali del canto come il soprano Pretty Yende e il baritono Artur Ruciński, impegnate in una pagina sinfonico corale di grande bellezza come Ein deutschesRequiem (Un Requiem tedesco) di Johannes Brahms. Il secondo concerto vedrà brillare le formazioni musicali giovanili del nostro Teatro, sapientemente guidate dal Maestro Michele De Luca, dal Maestro Salvatore Punturo e dal maestro Giuseppe Ricotta, più di 150 bambini e ragazzi che compongono la Kids, la Youth Orchestra, il Coro di Voci bianche e la Cantoria, vera linfa vitale di una istituzione che investe nella trasmissione dei saperi musicali e nel progresso civile e sociale».
«Il cartellone della 65ª edizione della Settimana Internazionale di Musica di Sacra di Monreale - ha evidenziato la project manager delle Celebrazioni belliniane, Gianna Fratta - si contraddistingue per un programma composito che si dipana su nove giornate, avvolgendo di musica i mosaici del Duomo. All’intrinseco valore artistico della rassegna, quest’anno si aggiunge l’inserimento, insieme al Bellini International Context, nelle Celebrazioni belliniane, direttamente promosse dalla Regione Siciliana-Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo. Un legame sottile, eppure palpabile, lega in questo 2023 l’attività e la vocazione musicale della Sicilia Orientale e Occidentale. Un’importante conferma è la rafforzata collaborazione tra la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e il Teatro Massimo di Palermo, che dà concretamente seguito alla sinergia fra istituzioni culturali di prestigio nella promozione dei grandi eventi, così come auspicato dalla Regione. Dalla collaborazione fra i due principali teatri palermitani, Politeama e Massimo, vede la luce il concerto inaugurale, in cui brilleranno anche stelle della lirica, come il soprano Pretty Yende. Il prosieguo della Settimana sarà un dipanarsi di pagine che abbracciano il vasto repertorio della spiritualità sonora, capace di elevare l’anima dalla precarietà del transeunte verso l’imperituro del sacro. Un percorso accompagnato dalle più rinomate orchestre europee e artisti del calibro di Ton Koopman, Sergej Krylov, Mario Brunello. Tra le formazioni ospiti spiccano Amsterdam BaroqueOrchestra, Academy of Ancient Music di Cambridge, La Cetra Barockorchester & Vokalensemble Basel, Lithuanian ChamberOrchestra, I Solisti Filarmonici Italiani. La Sicilia respira così un autunno musicale degno delle principali capitali europee della cultura».
PROGRAMMA
L’impaginazione del programma è concepita per sfogliare tout court il repertorio della musica d’ispirazione sacra, non solo liturgica.
Inaugurazione sontuosa e pregnante con Un Requiem tedesco di Johannes Brahms, che vedrà in primo piano due pluripremiate compagini, l’Orchestra Sinfonica Siciliana e il Coro del Teatro Massimo di Palermo. Sul podio Giacomo Sagripanti, voci soliste il soprano Pretty Yende e il baritono Nicholas Brownlee, maestro del coro Salvatore Punturo. Scritto sotto la spinta emozionale della morte della madre e completato nel 1868, il Requiem fu concepito da Brahms appunto per l’esecuzione concertistica, non per la liturgia. La tensione accumulata nella partitura si stempera nell’ultimo episodio, Feierlich, dove si afferma un rasserenante clima di pace che dà della morte una visione cristiana, quasi beata, con la ripresa del verso dell’Apocalisse: “Felici coloro che muoiono nel Signore” (sabato 14 ottobre).
Atteso ritorno è quello dell’olandese Ton Koopman, organista, clavicembalista e direttore d’orchestra, che in quest’ultima veste sarà alla guida della Amsterdam Baroque Orchestra, in uno ‘studio’ monografico dedicato a Franz Joseph Haydn attraverso quattro emblematiche Sinfonie: la n. 83 in sol maggiore “La Poule”, la n. 86 in re maggiore, la n. 85 in si bemolle maggiore “La Reine”, la n. 82 in do maggiore “L’Ours” (domenica 15 ottobre).
“New Worlds: South America” è il titolo del percorso proposto dall’Academy of Ancient Music con Richard Gowers direttore e al clavicembalo. Un viaggio alla scoperta delle sonorità e della spiritualità dei “nuovi mondi” sudamericani, attraverso un’antologia di musiche sacre che associa, per affinità e consonanze, BernandoPasquini con Domenico Zipoli, gesuita di stanza a Buenos Aires, Alessandro Scarlatti con lo spagnolo Diego Sánchez de Cáseda, Giovanni Gabrieli, Giovanni Pierluigi da Palestrina o Biagio Marini con il boliviano Roque Jacinto de Chavarría (lunedì 16 ottobre).
Uno spiegamento di quasi duecento giovani e giovanissimi talenti verrà alla ribalta nella serata che vedrà alternarsi diverse formazioni, a partire da due Cori di Voci Bianche, quello della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, istruito da Riccardo Scilipoti, e quello della Fondazione Teatro Massimo, preparato da Salvatore Punturo. Il Massimo schiera ancora la Cantoria guidata da Giuseppe Ricotta, nonché la Massimo Kids Orchestra e la Massimo Youth Orchestra. Dirige Michele De Luca, all’organo Giovan Battista Vaglica. Vasta la scelta degli autori: Gabriel Fauré (Cantique de Jean Racine, Ave Maria, Ave Verum), Frode Fjellheim (Dona nobis pacem), John Rutter(What sweeter music), Marcel Dupré (Cortège et Litanie). In prima esecuzione tre brani: Unum loquuntur Omnia di Simone Piraino, Contemporary Mass n. 1 Anima Mundi di Giuseppe Ricotta (suo pure il Veni Sancte Spiritus) e Gloria di Riccardo Scilipoti (di cui verrà eseguito anche Luce).
(martedì 17 ottobre). Solisti
I Filarmonici Italiani, interverranno con Federico Guglielmo maestro concertatore al violino e Nurie Chung violino solista. Con una prova di autentica versatilità stilistica affronteranno Giuseppe Tartini (Il trillo del diavolo), John Corigliano (Vienna. The Monastery da The Red Violin), John Tavener (Tears of the Angels), Camille Saint-Saëns(Danse macabre), Arvo Pärt (Cantus in Memoriam Benjamin Britten), Luigi Boccherini (Ciaccona), Niccolò Paganini (“Le Streghe”), Christoph Willibald Gluck (Melodia, elaborazione violinistica di Fritz Kreisler dall’opera Orfeo e Euridice). Una ridda di titoli, tra Paradiso e Inferi, che dal Trillo di Tartini conduce fino alla Danza degli Spiriti beati (mercoledì 18 ottobre).
Il russo Sergej Krylov, nella doppia veste di direttore e violino solista, si esibirà con la Lithuanian Chamber Orchestra in una virtuosticaesplorazione nel tempo e nello spazio, dal barocco mitteleuropeo di Johann Sebastian Bach (Concerto per violino e archi in la minore BWV 1041) al romantico afflato scandinavo di Edvard Grieg(Holberg Suite op.40) fino ad alcuni pezzi di Pablo de Sarasate con la sua tavolozza iberica(giovedì 19 ottobre).
Un altro capolavoro bachiano, assimilabile alle Passioni, è la Messa in si minore BWV 232 che vedrà impegnati La Cetra Barockorchester & Vokalensemble Basel, diretti da Andrea Marcon, solisti vocali GuntaSmirnova (soprano I), Anna Piroli (soprano II), Carlos Mena (controtenore), Jakob Pilgram (tenore), Tobias Berndt (basso). La monumentale partitura Messa si distingue per la ricchezza di forme e stili, con fughe, passacaglie e un contrappunto estremamente elaborato (venerdì 20 ottobre).
Una particolarità: Mario Brunello suonerà il cosiddetto violoncello piccolo solista, come solista con l’Accademia dell’Annunciata. Diretta da Riccardo Doni nella soirée “Concerto Italiano”, titolo preso in prestito ancora dal catalogo di Bach, su cui ruota l’intera locandina. Nota è del resto la predilezione del Kantor di Eisenach per i compositori del Belpaese. A creazioni originali come il Terzo Brandeburghese, si alterneranno trascrizioni di concerti di Antonio Vivaldi e Alessandro Marcello. Al contrario, il “Concerto italiano”scritto da Bach per clavicembalo, verrà presentato nella trascrizione per violoncello piccolo, archi e basso continuo, effettuata ai giorni nostri da Riccardo Doni (sabato 21 ottobre).
Gran finale con l’Orchestra Sinfonica Siciliana ed Emanuele Andrizzisul podio. La prima delle due due composizioni in locandina si ricollega alle atmosfere del Requiem tedesco inaugurale. Se quest’ultimo era stato composto da Brahms per la morte della madre, così la Berceuse élégiaque venne scritta nel 1911 da Ferruccio Busoni in memoria della genitrice. Fu poi trascritta per orchestra da camera da John Adams nel 1989. Pezzo forte della serata sarà la Sinfonia n. 9 in re minore di Anton Bruckner, incompiuta per la scomparsa del compositore. Venne eseguita postuma a Vienna l’11 febbraio 1903, diretta da Ferdinand Löwe che aveva revisionato i primi tre movimenti. Sul modello delle ultime creazioni di Schubert e Beethoven, al quale si richiama anche nella scelta della tonalità di re minore, Bruckner disegna un possente lavoro sinfonico pervaso di grandi valori etici e ispirato dalla fervente dedica “al Buon Dio” (domenica 22 ottobre).
I concerti avranno inizio alle ore 21. Ingresso libero fino ad esaurimento di posti.
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