Partenza da piazza Guglielmo alle ore 21, alla presenza dell'arcivescovo Di Cristina
MONREALE, 13 settembre - Un pellegrinaggio interparrocchiale in nome dell’unità fra le comunità ecclesiali di Monreale. Le quattro parrocchie cittadine parteciperanno, domani sera, ad un cammino di preghiera verso il Santuario della Madonna delle Croci.
La chiesa dove, il 25 marzo 1812, si verificò un’apparizione miracolosa della Madonna dell’Addolorata.
L’appuntamento è previsto domani, alle 21, in piazza Guglielmo, da qui il corteo prenderà le mosse per raggiungere il santuario attraverso le vie del centro storico. I quattro sacerdoti, Rosario Bacile, Nicola Gaglio, Antonio Crupi e Ferdinando Toia, da domenica prossima parroco di Santa Teresa, hanno profuso notevole impegno nell’organizzazione dell’evento che contribuirà alla riscoperta di un piccolo gioiello artistico, poco conosciuto ma molto fotografato.
Il pellegrinaggio sarà preceduto da una celebrazione eucaristica, alle 18, presso la Collegiata, officiata dal rettore Giuseppe Salamone. Una volta giunti sul monte Caputo, l’arcivescovo, monsignor Salvatore Di Cristina, terrà una riflessione su uno degli Atti degli Apostoli dedicato all’esigenza dell’unità.
“Il 14 settembre – hanno spiegato i parroci - è il giorno in cui la Chiesa festeggia l’Esaltazione della Croce e il 15 settembre è la festa della Beata Vergine Addolorata. A Monreale si trovano due bei santuari dedicati ad entrambi: la Collegiata al Crocifisso, la Madonna delle Croci all’Addolorata che sta sotto la Croce e a cui Gesù affida Giovanni, ovvero tutta la Chiesa. A questa motivazione liturgica – hanno continuato i sacerdoti - si affianca quella pastorale di avviare un cammino comune fra le parrocchie di Monreale. Un messaggio rivolto ai fedeli affinchè preghino il Padre per il dono dell’unità e della pace”.
Il prossimo 12 marzo, ricorre il bicentenario dell’apparizione della Vergine Addolorata al giovane garzone Matteo Quartuccio cui la Madonna offrì il pane, chiedendogli se ne conoscesse il significato.
Padre Saverio Ferina, rettore del santuario, conserva numerosi documenti storici riguardanti la vicenda, fra cui il progetto originario della chiesa.
La visione si verifico nella XIV stazione di un’antica via Crucis, qui il giovane si recava ogni sera per accendere un lume alla Madonna.
La voce si diffuse anche nel circondario e non pochi notabili si recarono in pellegrinaggio sul luogo ottenendone delle grazie. La Vergine tornò ad apparire al garzone, gli altri vedevano il pane nelle mani del veggente ma non la Madonna. Il giovane ricevette anche vari messaggi che furono trascritti dal suo datore di lavoro, l’orologiaio Lorito, poichè il garzone era analfabeta.
Su iniziativa di Quartuccio, che prese gli abiti dei Servi di Maria con il nome di fra Mariano da Monreale, fu edificata l’attuale chiesa, progettata dall’architetto Nicola Puglia, sembra seguendo le indicazioni che il frate ricevette dalla Vergine. L’unica parte non conforme al progetto originario è il campanile.