Inaugurata oggi la mostra dell’artista Piero Comandè
MONREALE, 18 novembre – É stata inaugurata questo pomeriggio dal sindaco Piero Capizzi e dall’assessore alla Cultura Giuseppe Cangemi la mostra personale dell’artista Piero Comandè. L’iniziativa è stata organizzata dall’Area Promozione del Territorio del Comune di Monreale.
"Il nostro obiettivo - ha detto il primo cittadino è quello di promuovere eventi al fine di valirizzare gli spazi museali del sito arabo normanno e nello stesso tempo promuovere le opere degli artisti che sono legati alla nostra cittâ ". La recensione critica del catalogo realizzato per la mostra é stata curata dal professore Franco Nocera critico d’arte e docente all’accademia di Belle arti di Palermo nelle cui note del catalogo della mostra dichiara: “Comandè, cerca nei suoi lavori di mostrare il suo humus. Alla cerimonia di apertura oltre
alle autorità e agli organizzatori erano presenti numerosi ospiti.
Nelle opere il pittore Comande’ cerca di dimostrare la propria utopia del bello. L’artista ha esposto i suoi dipinti in numerose mostre personali, collettive in Italia: Venezia, Milano, Udine ed in America a New York, Philadelphia, Los Angeles . Alcuni dipinti si trovano nel catalogo d’arte moderna edito da Mondadori, nel catalogo internazionale d’arte contemporanea edizioni Alba e tanti altri. Hanno scritto di lui Sergio Troisi e Anna Daddi sul Giornale di Sicilia, Luciano Perissinotto del Messaggero Veneto, Carlo Barillari e Dino
Ales.
Siamo stati a tu per tu con Piero Comandè , in occasione della sua mostra di pittura inaugurata dal sindaco .
Il significato della sua mostra?
“Voglio esprimere e comunicare quanto ho prodotto in tre anni di lavoro intenso a chi mi conosce e chi vuole conoscermi “.
Cosa esprime la sua pittura?
“Quando sono davanti ad una tela non considero un risultato finale come un obiettivo, ma considero la tela, gli oggetti ed i soggetti come un mezzo di rapporto stretto fatto di sensazioni e amore. E come se io dall’esterno entrassi dentro questi soggetti per interrogarmi . Si tratta di un lavoro di introspezione“.
I colori adoperati?
“Io sono siciliano e i colori sono quelli intensi, il rosso, l’azzurro , il verde, il giallo ,fondamentali per la mia tavolozza”.
Perché sempre facce con prevalenza femminile?
Perché le facce sono la manifestazione di ciò che si ha dentro, soprattutto l’espressione degli occhi”.
Perché ha scelto Monreale?
“Oltre ad un richiamo che mi riporta a mio nonno Pietro ed a Giovanni Comandè, canonico monrealese, ha prevalso anche l’importanza artistica di Monreale nel mondo culturale“.
Un legame che la porta all’ impressionismo?
“Più che all’ impressionismo, all’espressionismo”.