SS.Crocifisso, una devozione che dura 365 giorni l’anno

Abbiamo realizzato un'intervista a don Giuseppe Salamone e a Valentino Mirto. Guarda IL VIDEO

MONREALE, 20 aprile – Una devozione lunga 365 giorni l’anno, ma che, come è noto, diventa ancora più visibile il 3 maggio. Questo e molto altro nel racconto di don Giuseppe Salamone, rettore del Santuario del SS.Crocifisso e di Valentino Mirto, presidente della confraternita omonima.

Con loro abbiamo realizzato un’articolata intervista video che proponiamo ai nostri lettori e che fa il punto degli argomenti che da qui a qualche giorno saranno vissuti dalle migliaia di monrealesi, che, come ogni anno, attendono con impazienza il passaggio per la strade cittadine del “Patruzzu Amurusu”.
“Sarà l’occasione per richiamare il popolo monrealese al cuore della sua stessa fede – afferma don Giuseppe, come detto, rettore del Santuario del SS.Crocifisso e assistente spirituale della confraternita – Una devozione che ci è stata trasmessa dai nostri padri e che non va affatto affievolendosi. Anzi, forse gli eventi sociali sono occasione per riaccendere in noi il vero bisogno del Crocifisso. Per cui lasciamoci guidare da ciò che è stato seminato dai nostri padri nei nostri cuori”.

Iniziative di diverso taglio e con diversi destinatari, dunque. Tutte, però, con un unico denominatore, come ha sottolineato Valentino Mirto, presidente della confraternita del SS.Crocifisso: quello di una devozione che vuole essere il vero senso della festa. Quest’anno il programma prevede un convegno sulla storia del Crocifisso, la cui devozione è cominciata ai tempi di monsignor Venero, ma anche il coinvolgimento delle scuole e quindi dei giovani, così come un “video mapping” sulla festa, che si terrà il 30 aprile in Collegiata, ma anche tante iniziative collaterali e per finire la processione, che quest’anno, in occasione dell’anno giubilare vivrà una ripetizione il 7 maggio, quando in processione andrà il Crocifisso, con la “madre”, la Madonna del Popolo in un evento che già da ora si annuncia molto suggestivo.

La versione integrale dell’intervista nel video che pubblichiamo in questo articolo.