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"Stella Puerpera Solis", un concerto per il restauro della chiesa di San Giuseppe

| Enzo Ganci | Eventi

Appuntamento domenica alle 19,30 in cattedrale

MONREALE, 18 dicembre – Un concerto per portare un contributo concreto ad una causa artistica: quella del completamento dei lavori di restauro della chiesa di San Giuseppe di Monreale. E' quello della "Stella Puerpera Solis", giunto ormai alla terza edizione, che si terrà domenica sera, 21 dicembre in cattedrale a partire dalle 19,30. La manifestazione è organizzata dalla parrocchia di Santa Maria la Nuova, guidata da don Nicola Gaglio.

Si esibirà l'orchestra giovanile Mediterranea, diretta dal maestro Alberto Maniaci. In programma pure l'esibizione del gruppo vocale "Eu Phone" e "Schola Cantorum Vox Animae", diretti da Enzo Marino. Emanuele Giacopelli all'organo, Chiara Giacopelli voce solista, Maria Rita Ilardo al flauto, Flavio D'Ambra e Marcello Lo Presti alla chitarra.
A proposito della chiesa di San Giuseppe, va ricordato che su di essa è in corso un intervento di revisione di tutto il soffitto finalizzato ad eliminare le infiltrazioni d'acqua, al cui completamento sarà devoluto il ricavato.

La chiesa, edificata nel 1645, contiene al suo interno alcune opere di pregio, fra cui il trittico con la Sacra famiglia, un dipinto ad olio raffigurante san Giuseppe e il ritratto con la Madonna della Provvidenza, di autore ignoto, risalente al 1630. L'immagine è stata restaurata due anni fa, per volontà di don Nicola. L'edificio fu costruito dalla Congregazione dei Falegnami. Agli inizi dell'Ottocento, vi fu annesso il ritiro dei padri Conviventi, religiosi con il compito di assistere i moribondi della città. La conformazione dello spazio liturgico è singolare: l'impianto rettangolare è suddiviso in tre navate e lo spazio è organizzato su due assi di simmetria ortogonali. Al centro una cupola a tutto sesto, con costolonature reticolari a stucco, è impostata su quattro archi maggiori. L'impianto rientra nella tipologia a croce greca ma è reso ibrido dal presbiterio la cui presenza riprende lo schema latino.

La particolarità architettonica è rappresentata dalla presenza della cupola al centro della navata maggiore. All'interno, inoltre, è visibile la dissimmetria esistente fra le due pareti longitudinali laterali: l'una libera e l'altra cieca. Sulla prima si aprono le finestre che illuminano la navata centrale, sulla seconda sono riproposte soltanto a disegno. All'esterno la facciata principale è disegnata secondo stilemi neoclassici ben armonizzati. Due ordini di lesene sorreggono la cornice corinzia con archivolto al primo livello e il timpano triangolare in sommità. Una statua del Santo, in nicchia, sovrasta l'archivolto. All'interno, si apprezzano stucchi plastici, lesene e cornici che decorano sia la le volte a botte e crociera che la cupola sulla navata centrale.

· Enzo Ganci · Editoriali

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