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Il miracolo ''normalissimo'' della circonvallazione illuminata

| Enzo Ganci | Editoriali

MONREALE, 17 giugno – Spesso, come anche le altre testate online locali, siamo stati accusati di elevare a rango di notizia ciò che in altri luoghi non lo è. A far sembrare straordinario, ciò che invece è normalissimo. Un’accusa che non abbiamo quasi mai condiviso, sostenendo come la vita di un centro di provincia, quale è il nostro, sia fatta anche e soprattutto di piccole cose.

Ecco perché salutiamo con grande e profonda soddisfazione l’illuminazione della circonvallazione, avvenuta stasera, tra il compiacimento di cittadini ed amministrazione comunale e le foto che sui social sono già diventate virali. Probabilmente, per non dire certamente, vedere un tratto di strada illuminato in tanti altri luoghi potrebbe essere una cosa assolutamente normale. Una cosa certamente lontana mille miglia dai riflettori, quelli mediatici. Ed invece a Monreale no.
Chi insegna comunicazione vorrà probabilmente bacchettarci sulle dita e magari potrebbe pure avere ragione. Ma chi vive a Monreale, chi conosce la storia recente di Monreale, sa bene che le cose non stanno così. Quei quattro chilometri circa, quanti sono quelli che separano il bivio della Rocca da quello di Villa Carolina sulla circonvallazione, erano diventati non un pericolo, ma una vera e propria trappola, dove rischiare la pelle era un’insidia che si correva ogni santa sera. E infatti qualcuno ce l’ha lasciata. Altri ci sono andati vicino e se non sono passati a miglior vita è solo per grazia divina.


Ci sia consentito, quindi – con buona pace di chi ci ha redarguito – salutare questo accadimento, se non come un fatto storico (in effetti è un'esagerazione), certamente come un fatto estremamente importante. Uno di quelli che merita la classiche “nove colonne” sulla prima pagina di un quotidiano.
Per troppo tempo abbiamo percorso quel tratto di strada col cuore in gola. Per troppo tempo siamo stati svegli di notte, pensando ai nostri figli al volante lungo quella strada. Per troppe volte noi dell’informazione siamo andati a raccontare incidenti stradali frutto dell’oscurità su un’arteria che col calar delle tenebre diventava killer.
Oggi il “miracolo” è avvenuto. Ed è avvenuto con un percorso che sembrava dell’altro mondo e che invece si è materializzato: redazione di un progetto, ricerca del finanziamento, bando di gara ed esecuzione dei lavori. Oggi finalmente il “clic” e siamo tutti contenti.
Pur non essendo culturalmente particolarmente prodighi di complimenti, né minimamente avvezzi ai salamelecchi, sentiamo il dovere di formulare le congratulazioni e i complimenti pubblicamente all’amministrazione comunale che attraverso i suoi uffici e la sua azione politica ha reso possibile questo “evento” normale-straordinario. Ne sentivamo il bisogno.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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