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Vastasi? No, molto di più

| Enzo Ganci | Editoriali

MONREALE, 28 luglio – “Vastaso” in siciliano è una parola molto usata. Prescindendo dalla sua etimologia greca, che la associava ai portatori di grossi pesi, a dei nerboruti scaricatori che per cultura, censo e indole non dovevano essere certamente degli uomini raffinati, oggi la parola è utilizzata per individuare chi sceglie di vivere lontano dalle regole della buona educazione e della civiltà.

Banalizzando, la parola vastaso può essere associata a chi, per esempio, usa un linguaggio assai sboccato quando non dovrebbe o a chi urla in un luogo dove invece è indicato il silenzio o a chi sceglie di infischiarsene del contesto in cui vive.
Ma per chi sceglie di liberare casa propria, abbandonando sulla pubblica via tutto ciò che ha deciso di dismettere, probabilmente la parola vastaso non è affatto indicata. Ma se si vuole associare un’etichetta a chi abbandona in via Venero (la foto parla chiaro), in pieno centro cittadino, un frigorifero, dei mobili vecchi ed un materasso consumato, quasi certamente bisogna ricorrere al paragone con quegli animali, famosi non certo per la loro pulizia, ma tanto prelibati quando arrivano sulle nostre tavole e dei quali, come è noto, non si butta via nulla.
Animali ai quali chiediamo idealmente scusa per l’accostamento, anche perchè loro colpa non ne hanno alcuna, che certamente, se potessero parlare, prenderebbero le opportune distanze da questi individui paragonati a loro.
I dati sono impietosi e Monreale, lungi dal richiamare prestigiosi riconoscimenti Unesco, rischia di essere paragonata a Beirut, se è vero, come è vero, che quotidianamente i bravi e professionali operatori ecologici della ditta Mirto, sono costretti a riempire uno “scarrabile” di rifiuti ingombranti, che senza alcun ritegno i "non vastasi" di cui sopra depositano allegramente per strada, infischiandosene delle regole del buon costume.

Purtroppo ogni tipo di considerazione arriva sempre ad un punto: mancano i controlli e la possibilità di restare impuniti continua ad essere elevatissima. Il ritornello lo conosciamo tutti: il Corpo di Polizia Municipale è sottodimensionato, le esigenze sono molteplici, il territorio è immenso e riuscire a garantire tutti i servizi diventa praticamente impossibile. A ciò si aggiunga che le tanto attese telecamere anti-conferimento selvaggio non hanno prodotto finora alcun risultato e che, come detto all’inizio, il senso civico per qualcuno è davvero uno sconosciuto. Quanto basta, quindi, per affermare l’inutilità di una partita, che, stando così le cose, è persa in partenza. Se l’incivile resterà sempre impunito, questa città bellissima e prestigiosa non potrà crescere mai ed i risultati, purtoppo, saranno sempre questi.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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