Fase 2, interrotta da oggi la distribuzione straordinaria di derrate nella parrocchia di Santa Teresa

Proseguirà quella diretta alle 112 famiglie del nostro territorio

Sig. Direttore,
le scriviamo a nome degli operatori della Caritas parrocchiale per dare notizia del fatto che, in coincidenza con la fine delle norme emanate per la gestione della “fase 1”del coronavirus, abbiamo pensato di interrompere l’esperienza straordinaria che, non sappiamo da chi, è stata battezzata con il nome di ‘Pane Quotidiano’ e di concentrarci soltanto nelle attività ordinarie della Caritas Parrocchiale.

L’iniziativa, come lei stesso ha avuto modo di scrivere, è nata da un giro di interazioni suscitate dalla signora Simona Pizzo e che ha coinvolto numerosi commercianti di Monreale. Le derrate alimentari che abbiamo distribuito ci sono arrivate da loro, e da singoli fedeli e dalla parrocchia. Vista la situazione di necessità non ci siamo tirati indietro e abbiamo aggiunto il nostro apporto di volontari.
Non crediamo che, a partire da domani, le cose volgeranno al positivo immediatamente. Di certo saremo pronti a dare la nostra collaborazione se fossimo sollecitati in successivi interventi di aiuto ben strutturati, ma allo stato attuale abbiamo la consapevolezza di non potere e di non dovere continuare secondo criteri dettati dalla urgenza e affidati alla nostra buona volontà. Anche nel desiderio di fare il bene sappiamo che si può annidare il rischio di fare male. E noi vogliamo essere prudenti non togliendo spazi ai vari enti, ecclesiastici e civili, nati e preposti alle attività di aiuto: tradiremmo l’impegno che ci siamo assunti, attraverso un cammino graduale e comunitario di consapevolezza, nel rispetto del territorio secondo lo statuto della Caritas parrocchiale. Dato, inoltre, il numero abnorme delle persone che ci hanno chiesto aiuto provenienti da tutta Monreale, se continuassimo ad operare, avremmo qualche difficoltà (come in qualche caso è successo) a riconoscere tra i veri bisognosi di aiuto i soliti furbetti che sono abituati a chiedere ad ogni istituzione, pur non essendo nello stato di reale necessità.

Infine, il nostro stile di operare nasce dalla convinzione che la Caritas deve coltivare un’opera di attenzione nei riguardi di tutte le forme di povertà, per cui la distribuzione delle derrate alimentari è solo un segmento non disgiunto dalle altre premure. E su questa strada, con l’aiuto del nutrito gruppo dei nostri volontari, continueremo il lavoro di incontro periodico e di colloquio, che neppure in questi giorni abbiamo interrotto, con le 112 famiglie del nostro territorio che conosciamo bene e sono in elenco.
Mentre ringraziamo pubblicamente (e lo faremo singolarmente in privato) quanti ci hanno incoraggiato donando con larghezza tanti beni di prima necessità (pane, ortaggi, frutta, prodotti alimentari, latte, carne etc…) e invitiamo i commercianti a continuare in quest’opera di solidarietà mettendosi in contatto con i numerosi enti specifici, presenti e attivi nel territorio, comunichiamo che, per tutte le ragioni di cui sopra, da oggi (lunedì 4 maggio) non ci saranno più distribuzioni straordinarie di derrate alimentari coordinate della parrocchia di Santa Teresa nei locali della stessa.

Titti Caracciolo
Don Innocenzo Bellante