Conferma la sua naturale vocazione di spazio espositivo del liceo artistico Mario D’Aleo
MONREALE, 25 maggio – Il MAM (Museo dell’Arte del Mosaico) di Monreale conferma la sua naturale vocazione di spazio espositivo del liceo artistico Mario D’Aleo attraverso due mostre inaugurate in queste ultime settimane.
Il 10 maggio sono stati presentati i lavori delle classi terze guidate dal professore Gianpaolo Castiglione con una raccolta dal titolo “Da Van Gogh ad Accardi e Lai” in cui i ragazzi hanno cercato di coniugare i diversi linguaggi dell’arte dalla pittura al mosaico in cui si innestano le filamentose cuciture dell’artista sarda Lai, partendo dalla tradizione, rivisitando il post-impressionismo del genio olandese fino all’astrattismo del pittore trapanese Accardi.
Ieri è stata la volta dei ragazzi della 5A che da classe in uscita ha completato il suo percorso artistico attraverso una mostra di lavori che li ha impegnati nelle tre discipline di indirizzo (discipline pittoriche, mosaico e discipline plastiche) guidati dai docenti Amabile, Giovinco e Moncada. La mostra “Preziosi d’arte” propone una rivisitazione di figure mitologiche di varie culture attraverso la tecnica pittorico-musiva con gli innesti di elementi plastici decorativi e della classica foglia d’oro richiamando in parte il linguaggio aureo di Klimt. I ragazzi hanno anche realizzato dei prototipi di gioielli che hanno indossato durante l’inaugurazione e hanno esposto delle sculture a tutto tondo realizzate in terracotta nella cui materia hanno trasferito emozioni e stile personali.
La mostra mira a mettere in risalto il processo creativo che dall’idea iniziale, passando attraverso il progetto grafico, giunge alla realizzazione “artigianale” del manufatto. Tale percorso è ciò che rende veramente “prezioso” il prodotto artistico finale.
E’ stato possibile visitare la prima mostra e sarà possibile fruire anche della seconda fino al 30 maggio grazie alla disponibilità del Comune di Monreale con cui la scuola mantiene fruttuosi rapporti di collaborazione. L’auspicio è che sempre più il MAM possa rientrare anche in un circuito turistico della città che valorizzi le risorse locali.