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Spaghetti, pollo e insalatina? No, Kebab

| Federica Cordone | Cucina Siciliana

"Carni fa carni, pani fa panza, vinu fa danza!"

Ve la ricordate? Era una "vecchia" canzone di Fred Bongusto. Spaghetti a Detroit è una di quelle canzoni che hanno segnato un'epoca nella musica leggera italiana. "Spaghetti, pollo, insalatina...e una tazzina di caffè ". Una canzone dal testo semplice, naturale, che mette in risalto la voglia di accontentarsi delle piccole cose. Ecco perchè, appena ascoltata alla mia mente ha richiamato un piatto oggigiorno molto diffuso anche da noi. Il pollo? Non c'è, come non ci sono gli spaghetti...Trattasi comunque di carne e bianca e molta, moltissima insalatina. Il Kebab: uno di quei piatti che...

Lo so, lo so...specialmente nel dopo vacanze, l'attenzione dovrebbe essere rivolta esclusivamente al mangiar sano, ma una volta ogni tanto uno strappo alla regola può anche essere accettato, soprattutto se si parla di Kebab o Kebap (il mio piatto esotico preferito).

Diventato famoso nel giro di pochi anni, il kebab è uno dei piatti completi ed economici. Il suo costo, infatti, raggiunge al massimo 5/6 euro. Il Kebab, in turco Kebap, letteralmente significa "Carne arrostita". E' un piatto tipico della gastronomia Turca, una pietanza entrata ormai nell'ordinario gastronomico di tutto l'occidente.

A base di carne ,sovrastante una varietà infinita di insalatine ed ortaggi, solitamente viene consumato per strada mentre si cammina oppure al piatto...ma rimane un "Senza impegno2. Un piatto mordi e fuggi., insomma una sorta di fastfood del Medio Oriente. L'origine del kebab è legata anche alla poca disponibilità di combustibile per la cottura in molte zone in Oriente. L'espressione kebab è essenzialmente di origine persiana: la tradizione araba vuole che il piatto sia stato inventato nel medioevo da soldati persiani che usavano le loro spade per grigliare la carne sul fuoco in campo aperto. La variante più antica del kebab (in greco: obeliskos) è attestata in Grecia dal VIII secolo a.C. negli scritti di Omero e nelle opere classiche di Aristofane, Senofonte e Aristotele.

Il tipo di Kebab più conosciuto è il döner Kebab in riferimento al grande spiedo verticale sul quale la carne viene fatta rosolare. Esistono comunque numerose tipologie di Kebab in base al paese in cui viene cucinato.

La carne del Kebab è solitamente di montone, agnello o tacchino, ma mai di maiale. Quest'ultima tipologia di carne, infatti, oltre ad esser vietata per la religione dell'Islam, sottoposta alla cottura allo spiedo, risulterebbe eccessivamente fibrosa ed asciutta. La carne, precedentemente aromatizzata con munerose spezie (come l'origano, la menta, il peperoncino, la cannella, il cumino, il coriandolo, etc...), lasciata marinare in aceto e vino bianco per un paio di ore, viene tagliata in grossi pezzi, sagomata ed infilzata in grandi spiedi e cotta a fuoco lentissimo per parecchie ore.

A cottura ultimata viene tagliata a fette sottili dallo spiedo verticale. Una volta il taglio veniva effettuato manualmente tramite un coltello affilatissimo, mentre oggi si esegue quasi sempre facendo scorrere sul cilindro una macchinetta elettrica con lama rotante che asporta sottili fettine.

La carne così preparata viene servita all'interno di panini e piadine, o collocata su un piatto vero e proprio, quale corollario di vegetali di ogni tipo (cipolle, carote, insalatine, pomodori, etc...). Ma, l'additivo "Quiller", che conferisce aroma e gustosità, è rappresentato dalle salse particolari con le quali si "doccia" il piatto. Le salse più tradizionali sono la Harissa piccante, l'hummus a base di ceci, la tahini (a base di sesamo) e la tzatziki con yogurt e aglio.

In molte località europee oggi si aggiungono anche salse più classiche e occidentali come la maionese, ketchup e salsa barbecue. Il risultato? Dal mio punto di vista "prelibato", certamente non sostituibile ai nostri sapori ma "ogni tanto" sovrapponibile. E' certo però che il Kebab si stia diffondendo a macchia d'olio in Italia e nella nostra alimentazione e di "kebabbari" ne stanno nascendo come funghi in ogni dove .

Talmente si è diffuso il piatto che parecchie macellerie si sono innovate rispetto alla richiesta facendosi trovare preparate per la vendita sia dei tocchi di carne più adatti che per spezie ed aromi vari e molti ipermercati vendono addirittura il preparato surgelato....

Vada pure se per scongiurare eccessi di grasso ricorriamo al "fai da te" ma ....perdindirindina, se devo fare un'eccezione la faccio con tutti i crismi. E poi...il Kebab non è soltanto un piatto. Seduti nei locali tipici è anche un viaggio!

Buon Kebab a tutti!

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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