Pane e salame

Miti generazionali. The Winner is: pane e salame

Mangiare è ben più che nutrirsi, è uno stile di vita, una tendenza... è la manifesta scelta di ciò che si è o di quello a cui si tende. Globalizzare sembra essere la parola d'ordine... anche in cucina!

 Tutto deve essere globale, anche a discapito delle tradizioni! Mischiamo termini e gusti, dando priorità, se non esclusività, a "presunti" inglesismi  e non c'è "Happy-our o appetizer" (sa' scuirdarunu dda bedda fiesta) che non debba seguire i dettami di uno scneggiatura dalle meglie troppo strette.  

A quanti, infatti, non è capitato di osservare certi cambiamenti? I piatti, anche quelli maggiormente legati alla nostra tradizione culinaria, sovente vengono presentati in modo minimalista...come se ciò significasse eleganza!

"Se non è finger food il party mi collassa", che stupidaggine e che "mala fiura"! Il finger food non è altro che un ritorno alla storia, anzi, alla preistoria, quando l’uomo (Homo) si cibava cacciando, utilizzando le mani. Se il finger food è cibo da mangiare con le dita, allora possiamo affermare che poco è cambiato da allora. Facendo un balzo temporale, ritroviamo questa usanza anche al tempo dei romani, quando sdraiati sul triclinio usavano poggiarsi sul gomito e afferrare con le mani, abbacchio, uva e quant’altro.

Aggiungo anche che...non sarò stata fortunata, ma i miei incontri con il moderno finger food non sono stati dei migliori: ingerire da un cucchiaino snodabile o da un bicchierino col "divieto d'accesso" non fa per me! Il tanto ostentato finger food, è un letterale rimando alle dita, il cibo che si gusta senza l'ausilio delle posate... un ritorno al passato in cui i sicliani sono stati e continuano ad essere, ma con maggiore gusto, maestri!

Un esempio? Pensiamo al nostro Street Food e, perchè no, anche alle amatissime merende di un tempo: una bella fetta di pane, olio e sale oppure spalmata di marmellata o ancora con zucchero e vino rosso. Quasi impensabile adesso – i genitori sarebbero perseguibili per legge.

E quelle fette di pane scaldate precedentemente, emanavano un profumo che invadendo ogni stanza della casa, ti riportavano davvero in un mulino (anche se lontani da Banderas)! A parer mio, però il "carosello culinario" maggiormente ambito e desiderato era il mitico panino col salame.

Più che un "vularia" (anche se d'autore), un vero e proprio piacere! Benché alcuni nutrizionisti demonizzino anche quest'insaccato, questo cibo appartiene alla nostra tradizione gastronomica italiana. È buono, sano e se non si esagera potremmo anche dire che fa bene...più di certi stuzzichini moderni e merendine industriali! Pane e salame, un binomio sempre perfetto, per un veloce spuntino, per una merenda, per un aperitivo o in qualunque altra occasione. Anzi, come siamo soliti affermare spesso: "Milioni di bambini sono cresciuti a pane e salame".

Un sapore che ancora aleggia nei bei ricordi d'infanzia dei grandi di oggi, che ha percorso la storia e si ripropone a noi in un momento in cui il gusto contemporaneo ricerca prodotti semplici, sani e tradizionali.