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Pane e salame

| Federica Cordone | Cucina Siciliana

Miti generazionali. The Winner is: pane e salame

Mangiare è ben più che nutrirsi, è uno stile di vita, una tendenza... è la manifesta scelta di ciò che si è o di quello a cui si tende. Globalizzare sembra essere la parola d'ordine... anche in cucina!

 Tutto deve essere globale, anche a discapito delle tradizioni! Mischiamo termini e gusti, dando priorità, se non esclusività, a "presunti" inglesismi  e non c'è "Happy-our o appetizer" (sa' scuirdarunu dda bedda fiesta) che non debba seguire i dettami di uno scneggiatura dalle meglie troppo strette.  

A quanti, infatti, non è capitato di osservare certi cambiamenti? I piatti, anche quelli maggiormente legati alla nostra tradizione culinaria, sovente vengono presentati in modo minimalista...come se ciò significasse eleganza!

"Se non è finger food il party mi collassa", che stupidaggine e che "mala fiura"! Il finger food non è altro che un ritorno alla storia, anzi, alla preistoria, quando l’uomo (Homo) si cibava cacciando, utilizzando le mani. Se il finger food è cibo da mangiare con le dita, allora possiamo affermare che poco è cambiato da allora. Facendo un balzo temporale, ritroviamo questa usanza anche al tempo dei romani, quando sdraiati sul triclinio usavano poggiarsi sul gomito e afferrare con le mani, abbacchio, uva e quant’altro.

Aggiungo anche che...non sarò stata fortunata, ma i miei incontri con il moderno finger food non sono stati dei migliori: ingerire da un cucchiaino snodabile o da un bicchierino col "divieto d'accesso" non fa per me! Il tanto ostentato finger food, è un letterale rimando alle dita, il cibo che si gusta senza l'ausilio delle posate... un ritorno al passato in cui i sicliani sono stati e continuano ad essere, ma con maggiore gusto, maestri!

Un esempio? Pensiamo al nostro Street Food e, perchè no, anche alle amatissime merende di un tempo: una bella fetta di pane, olio e sale oppure spalmata di marmellata o ancora con zucchero e vino rosso. Quasi impensabile adesso – i genitori sarebbero perseguibili per legge.

E quelle fette di pane scaldate precedentemente, emanavano un profumo che invadendo ogni stanza della casa, ti riportavano davvero in un mulino (anche se lontani da Banderas)! A parer mio, però il "carosello culinario" maggiormente ambito e desiderato era il mitico panino col salame.

Più che un "vularia" (anche se d'autore), un vero e proprio piacere! Benché alcuni nutrizionisti demonizzino anche quest'insaccato, questo cibo appartiene alla nostra tradizione gastronomica italiana. È buono, sano e se non si esagera potremmo anche dire che fa bene...più di certi stuzzichini moderni e merendine industriali! Pane e salame, un binomio sempre perfetto, per un veloce spuntino, per una merenda, per un aperitivo o in qualunque altra occasione. Anzi, come siamo soliti affermare spesso: "Milioni di bambini sono cresciuti a pane e salame".

Un sapore che ancora aleggia nei bei ricordi d'infanzia dei grandi di oggi, che ha percorso la storia e si ripropone a noi in un momento in cui il gusto contemporaneo ricerca prodotti semplici, sani e tradizionali.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 3 aprile – L’ingresso del sindaco Alberto Arcidiacono in Forza Italia, con tanto di comunicato stampa corredato di foto, mossa che mancava solo del crisma dell’ufficialità, segna un preciso spartiacque nella politica recente della nostra cittadina.

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