Aranci ,aranci, di cu' su' li guai si li chianci!
Dedicata a tutti gli schizzinosi che tolgono ogni minimo pezzetto di candito da dolci e panettoni...incredibile ma vero, le scorzette d'arancia al cioccolato.
Schizzinosi a parte, anche quest'anno, giusto la settimana appena trascorsa è stata dedicata alla vendita delle arance quale frutto del cuore e della salute promossa e curata dall'Airc, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Vendita finalizzata alla raccolta di fondi per sostenere la ricerca...arance in casa, quindi, dobbiamo averne tante!
L'arancia è il frutto dell'albero dell'arancio, della famiglia delle Rutacee, appartenente al gruppo degli agrumi (Citrus) e originario della Cina. L'arancia presenta esternamente una scorza o buccia (pericarpo), inizialmente di colore verde che maturando diventa gialla o arancione-rossastra. La polpa interna (endocarpo) è divisa in logge (spicchi) che contengono il succo che può avere colore giallo, arancione o rosso.
Gli Arabi arrivati in Sicilia nel IX secolo d.C., portarono le arance e scoprirono che con la neve dell'Etna, lo zucchero di canna e il succo degli agrumi si dava origine a profumatissimi sorbetti dissetanti. Inoltre, risale ai tempi delle crociate l'usanza di impiegare i fiori d'arancio per addobbare gli abiti delle spose, che venivano regalati dai cavalieri il giorno delle nozze alla propria sposa, poichè le tradizioni saracene attribuivano ai fiori d'arancio valore di fecondità.
"chianci chianci chianci ca a mamma t' L’agrume è anche particolarmente ricco di terpeni (classe di metaboliti secondari) che, assunti regolarmente in una dieta ricca di frutta e verdura, si rivelano efficaci nella prevenzione dei tumori del colon, del retto e della mammella. Tra i terpeni una particolare menzione merita il limonene, contenuto nella buccia delle arance, dei limoni e dei pompelmi che, grazie la sua capacità di contrastare gli effetti degli estrogeni, sembra efficace nel proteggere dal cancro alla mammella. L'arancia può essere consumata fresca, a spicchi, in spremute, nelle guarnizioni o come ingrediente nelle insalate (cfr. la nostra ricetta "insalata di arance alla siciliana). Viene usata, inoltre, per la produzione di dolci, ciambelle e creme (cfr. la ricetta "Crostata con la confettura d'arance") ma anche per bevande, liquori, marmellate, gelatine,frutta candita e gelati. E' spesso impiegata nelle preparazioni di secondi piatti con gusto agrodolce e di questo frutto...non si butta via nulla, tantomeno le bucce. Le bucce di arance candite, in siciliano "scorcia r'aranci 'ncilippati", rappresentano l'incoronazione dei dolci più famosi della grande pasticceria siciliana. Esempi più comuni sono la cassata siciliana ed il cannolo, simboli internazionali per la nostra terra. Ed anche in tali simboli culinari, il tocco di raffinatezza finale della buccia d'arancia candita, ne completa la coreografia. Magici e gustosissimi "raggi di sole canditi", apprezzati notevolmente anche nel connubio con il cioccolato fondente. La croccantezza esteriore del cioccolato, sposa perfettamente l'elastica consistenza della scorza candida, donando la piacevolissima sensazione determinata dall'incontro di un gusto dolce (ma non troppo) ed agrumato. Il graditometro non lascia adito a dubbi...il cioccolato voluttuoso, sensuale e ideale accompagnatore delle arance, intensifica la nota "bitter", adulta e seducente delle scorze, avvolgendole con sapori vellutati e morbidi. Svanito il gusto del cioccolato che per primo accarezza il palato, rimane a lungo il "gustoprofumo" delle scorze, come un ricordo, come un sussurro portato dal vento. Il procedimento è abbastanza lungo, ma assolutamente facile. Ed il liquido mieloso di fine cottura può essere utilizzato al posto del miele nei casi di tosse e gola irritata. Sono molto digestive, arricchiscono (da sole o con il loro liquido) macedonia o la frutta affettata, fantastiche nei biscotti ripieni e nelle torte e immancabili, come già anticipato, nei cannoli e nel dolce più buono del mondo "la cassata siciliana". Insomma l'ennesima idea golosa, che riesce comunque a dare dimensione al frutto figlio della calda terra di Sicilia e questo è un ottimo periodo per le arance:: si trovano con facilità anche se per tale preparazione badate bene ad utilizzare quelle NON TRATTATE... Ceste alla mano, dunque....sono certa che le riempirete d'arance anche se: strata, strata, avanti c'aranci r'in terra, rigate dritto quindi, preferendo sempre quelle ancora appese sugli alberi! Buone scorzette a tutti! Ingredienti:Arance non trattate, zucchero semolato, acqua, cioccolato fondente fuso a bagnomaria. PREPARAZIONE Tagliate la calotta superiore e inferiore delle arance, incidetele con più tagli da un'estremità all'altra, staccate la buccia dalla polpa. Tagliate la buccia a striscioline molto sottili (due o tre millimetri) e lasciatele macerare per una notte in una bacinella d'acqua.Sgocciolatele, mettetele in una casseruola, copritele d'acqua, ponete sul fuoco, portate a bollore a fuoco medio, sgocciolatele. In un'altra casseruola versate mezza tazza d'acqua, aggiungete lo zucchero, unite le striscioline d'arancia, ponete sul fuoco, cuocete a fiamma bassa per circa trenta minuti o fino a quando sono morbide e glassate. Ritiratele, fatele asciugare distese su un foglio di carta da forno, poi passatele nello zucchero e immergete le due estremità di ogni strisciolina nel cioccolato fuso. Fate rassodare e servite. Una volta ben asciutte si possono conservare in barattoli di vetro ben chiusi. N.B. 1: L'acqua di ammollo del 1° giorno, sarà ricca degli oli essenziali contenuti nella buccia, non buttatela, usatela per un pediluvio serale calmante o, aggiungetela all'acqua della vasca per un bel bagno rilassante! N.B. 2: Dopo averle candite, sulle bucce, rimarranno sicuramente dei grumi di zucchero. Potete togliere quelli in eccesso, con le dita, e metterli in un vasetto per utilizzarli nel prossimo dolce... al profumo d'arancia!
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