"un disprizzari a petra minuta picchi serve appuntiddare a balata"
"Pasta fritta, frittata di pasta"... e subito torno con la mente bambina, quando la Domenica, di buon'ora, ci si muoveva per una gita fuori città. Ancora assonnata bevevo la mia tazza di latte mentre dalla cucina esalava l'odore caldo della specialissima frittata appena fatta da mia madre.
Conosciuta come un classico della cucina popolare, la frittata di pasta è un piatto nato dalla esigenza di utilizzare – variandola – la pasta condita al pomodoro avanzata al pranzo del giorno precedente. La frittata di pasta nasce, infatti, come piatto del riciclo: tutte le volte che avanza della pasta asciutta di qualunque formato, basta condirla secondo i propri gusti e "saltarla" in padella con le uova sbattute per ottenere un piatto unico, gustoso e decisamente sostanzioso.
Originariamente era il piatto tipico del muratore e comunque degli operai impegnati in lavori all'esterno, ma anche dei ragazzi in gita scolastica, nonché il modo migliore per affrontare una giornate al mare, picnic incluso...anche se ovviamente prima di fare il bagno era d'obbligo pazientare un paio d'ore, essendo lo "spuntino" decisamente impegnativo dal punto di vista della digestione. Recentemente, in un tempo di cucina anticrisi saper usare al meglio le provviste alimentari, senza sprechi e con fantasia, ci permette di avere sempre a tavola buon cibo, senza troppi sforzi economici.
Quante volte vi è capitato di non regolarvi con le porzioni, lasciandovi andare con un quantitativo infinito di pasta da calare? Melius abundare quam deficere ...questa è la logica di molte massaie palermitane. Nuatri palermitani semu manciatari e avemu l'occhi chi capinu sempri cchiossai ra panza! Non disdegnamo il cibo, ma spesso, spinti dal desiderio e dalla golosità, lo "pesiamo" con gli occhi, senza tenere conto dei limiti imposti dalla fisiologica capacità dei nostri stomaci. Così, a volte, dopo aver dato fondo ad un lemmo fumante di spaghetti, ci accorgiamo compiaciuti che la pentola è ancora colma di pasta!
L'aspetto, per qualche sprovveduto, potrà non essere tra i migliori: una massa omogenea, appena colorata di pasta che, sebbene divenuta un tutt'uno con la pentola, i più esperti in economia aziendale ed i golosi di casa nostra, con occhi stiddianti, traformeranno in un piatto assai prelibato. C'è chi prepara la frittata di pasta "bianca", chi la fa "rossa", chi utilizza i rigatoni, chi i vermicelli o i bucatini, e c'è chi l'arricchisce con pezzetti di prosciutto, formaggio, uova e tutto ciò che si ha a portata di frigo:in qualsiasi modo, però, sarà condita e qualunque formato di pasta avrete scelto, il risultato sarà comunque eccellente!
La versione più immediata comporta semplicemente una spadellata in olio d'oliva ben caldo...Senza fretta, a fuoco alto, finchè la pasta del giorno prima, appena sporcata di sugo, diverrà abbondantemente abbrustolita. L'alternativa, invece, come ogni frittata che si rispetti, uova sbattute a parte, potrà inglobare qualsiasi altro ingrediente a vostro piacere: formaggio grattugiato, pancetta, prezzemolo tritato, provola, pepe macinato al momento. Un piatto che si presta a mille varianti, che rappresenta, inoltre, un ottimo svuota-frigo perché si può utilizzare davvero ogni alimento, o scarti di questi, ed il gusto di ogni preparazione sarà sempre una nuova scoperta.
La cottura avviene come per una normale frittata, cuocendola da entrambi i lati. Ancora una volta, però, anche la riuscita di questo piatto comporta l'utilizzo di un ingrediente preziosissimo, l'additivo "Quiller" della cucina siciliana ed in particolar modo della frittata di pasta: il pangrattato, alias "muddica". Il pangrattato, infatti, in Sicilia viene utilizzato in numerosi piatti. Potrebbe sembrare un "detrattore" di aromi a causa del suo gusto neutro, ma in realtà assorbe i sapori comunicati dall'olio e li distribuisce uniformemente nella pasta, insaporendola. Nel caso della nostra frittata, la prolungata cottura in padella, la generosa quantità di olio usato e l'aggiunta di una spolverata di muddica conferiranno al piatto, oltre ad un sapore equilibrato, anche una piacevolissima croccantezza.
"L'appetito vien mangiando, la sete se ne va soltanto bevendo"
Ingredienti per quattro persone:400 gr di pasta avanzata appena "sporcata" di sugo, 4 uova, 50 gr di parmigiano grattugiato, 30 gr di pangrattato, olio extra verine d'oliva, sale q.b. e pepe nero macinato al mmento.
Preparazione
Sbattete le uova in una ciotola con un pizzico di sale, parmigiano grattugiato e aggiungete la pasta avanzata. Se avete spaghetti potete anche tagliarli a pezzetti. Versate il composto in una padella antiaderente unta con 2 cucchiai di olio. Fate cuocere la frittata da entrambi i lati cospargendola di pangrattato e quando sarà ben dorata trasferitela su un piatto da portata. Tagliate a fette e servite, magari accompagnandola con un insalata fresca.
Non amate i fritti? Ecco allora una "frittata di pasta al forno":
Aggiungere i rossi delle uova ed il parmigiano grattugiato alla pasta. Regolare di sale e pepe e mescolare accuratamente. Preriscaldare il forno a 200°C. Nel frattempo battere i bianchi a neve ben ferma. Ungere una piccola tortiera con l'olio e cospargerla di pangrattato. Aggiungere alla pasta i bianchi e mescolare amalgamando con delicatezza i vari ingredienti. Versare il composto nella tortiera e metterlo in forno per circa 20 minuti o fino a quando la frittata sarà dorata in superficie. Non aprire il forno durante la cottura per evitare che la frittata si sgonfi.
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