"Sali metticcinni 'na visazza, consala comu voi ma..."
I palermitani, quando si tratta di mangiare, mettono in moto non solo i denti e lo stomaco, ma anche il cervello...
La nascita della Repubblica Italiana viene celebrata il 2 giugno e come ha reso noto il Quirinale, quest'anno i festeggiamenti "saranno improntati a criteri di particolare funzionalità e sobrietà" ...quale migliore occasione per proporre un piatto legato alle nostre origini ma che concettualmente si può definire nazionalmente trasversale: povero ma ricco di appetito, pieno di sostanza ma austero, profumato, fresco, all'insegna della recente condizione economica nazionale...
Riferendosi alle zucchine permangono nell'uso corrente moltissime espressioni assai colorite. Nei confronti dei reticenti o insicuri, infatti, l'espressione dialettale "testa ca un parra si rici cucuzza" scatta automaticamnete. Testa vacanti è invece il modo usato per intendere chi ha poca memoria o è assai superficiale. Un individuo poco furbo viene e rispetto a qualsiasi cosa o alimento dal sapore equivoco o dalla scarsezza di consistenza e gusto la frase usata è "consala comu voi sempri cucuzza è!
Insomma, la zucchina non vista come l'umile ortaggio pensile e assai versatile ma come l'alimento per eccellenza insipido e inutile, cui paragonare sovente anche le banalità della vita.
Sarà forse per questo che i palermitani, si impegnano così tanto per migliorare il gusto delle zucchine? Tra fritture , impanature, ammollicamenti, agli e ogli, menta, agrodolce, etc, la zucchina diventa saporita eccome!
Ad ogni modo però, le zucchine continuano ad essere sono molto usate ed in tantissime preparazioni gastronomiche: a tutto rintra o al forno che prevede l'uso della "genovese", in agrodolce utilizzando la "zucca rossa", sbollentata con aglio (la centenaria) o per condire ottimi primi piatti (la lunga) cucinata soprattutto a minestra con gli spaghetti tagliati, il pomodoro a "picchi pacchiu" e pezzetti di caciocavallo, e fritta per la cui preparazione viene scelta di solito la napoletana e la cui morte solenne è in un bel piatto di pastasciutta!
Un piatto estremamente povero, così come la tradizione vuole ma che esige anche condimenti di prima qualità, come l'olio "di casa", le zucchine che si trovano proprio in questo periodo e la ricotta salata, conosciuta notoriamente come indispensabile ingrediente di alcune rinomate pietanze siciliane, ottenuta dal siero di latte di pecora sottoposto a salatura a secco e stagionatura per circa due mesi.
Il gusto della "napoletana" è assai dolciastro e delicato ma nonostante ciò resa gustosissima dalla tipologia di cottura e dagli ingredienti che l'orpellano nel piatto. Sapori semplici ma gustosi, facili da cucinare e soprattutto che fanno sognare il caldo sole d'estate che finalmente sembra essere arrivato!
Ingredienti per 4 persone: 350 grammi di spaghetti, 2 zucchine per friggere,olio extra vergine d'oliva, foglie di basilico fresco, ricotta salata grattugiata a julienne, 1 spicchio d'aglio, sale pepe.
Preparazione
Raschiare la buccia e affettare le zucchine a rondelle spesse mezzo centimetro circa. Friggerle in olio bollente e metterle in un piatto coperto con carta assorbente.
Cuocere gli spaghetti, e nel frattempo imbiondire leggermente uno spicchio d'aglio intero, in quattro cucchiai di olio extra vergine d'oliva.
Scolare la pasta piuttosto al dente e versarla nella padella con l'olio aromatizzato all'aglio a padellare per un minuto. Aggiungere le zucchine, le foglie di basilico tritate e spolverare con ricotta salata e pepe macinato al momento.
Buon appetito e buon 2 giugno a tutti!