"...da li conti che se fanno d'adesso risurta che te tocca un pollo all'anno: e, se nun entra nelle spese tue, t'entra ne la statistica lo stesso perch'è c'è un antro che ne magna due"
Il pollo (Gallus gallus domesticus), è un uccello domestico allevato per scopi alimentari che ha sempre "prestato il fianco" a spunti e spuntini letterari...esortandoci a non fare la sua stessa fine!
Tanto per citarne uno, Trilussa importantissimo poeta italiano: il primo a trarre proprio dal pollo l'ispirazione poetica. Nella cultura popolare, di fatto il componimento "La statistica" non fa altro che affermare che se qualcuno mangia due polli, e qualcun altro no, in media hanno mangiato un pollo a testa, anche se di fatto sappiamo che uno non l'ha mangiato. La scelta del pollo va inserita nel contesto storico, in quanto ai tempi di Trilussa mangiare pollo era considerata "una cosa da ricchi", ma anche se oggi in Italia la situazione è diversa il significato del ragionamento umoristico non cambia.....ma passiamo al pollo alimentare...
Del pollo esistono diverse razze tra le quali quella "di cosa nostra". Il pollo siciliano è il tipico pollo leggero di origine mediterranea, presente in diverse varietà di colore, ma che si differenzia dalle altre razze per la peculiare forma della cresta, definita "a coppa", caratteristica che l'ha resa popolare e unica al mondo.
Il pollo è da sempre considerato un alimento estremamente versatile e di facile integrazione in diversi processi culinari, oltre che relativamente leggero. E' composto per oltre il 70% da proteine, valore impressionante che lascia poco all'immaginazione e che costituisce quindi una fonte di apporto proteico notevole favorito anche dalla presenza di una modesta quantità di sali minerali come potassio, sodio, ferro, magnesio, calcio e zinco.
Ogni regione ha tra i suoi piatti tipici almeno una ricetta con il pollo, a testimoniare l'importanza di questo volatile nella nostra cucina. Il pollo d'allevamento non presenta problemi di cottura e garantisce sempre un buon risultato, in qualunque modo lo si prepari: bollito, arrosto, fritto, brasato, intero o a pezzi, caldo o freddo, ripieno e in gelatina.
Il pollo alla cacciatora è un secondo piatto molto conosciuto ed apprezzato in Sicilia. Si fa presto a dire "alla cacciatora"... la denominazione, si utilizzava per "nobilitare" preparazioni sprovviste di un nome ben preciso ritenendo degno di "eccellenza" tutto ciò che proveniva dalle mani del cacciatore, richiamando nella preparazione, inoltre, l'uso di aromi utilizzati dai cacciatori per cucinare le prede di immediato consumo.
Le origini di questa ricetta, ancora una volta sono da ricercarsi tra la povera gente che utilizzava ciò che aveva a disposizione per potersi nutrire. Per questo motivo, il pollo (e maggiormente la gallina), che veniva allevato dai contadini, diventava nei giorni di festa, un lauto pasto arricchito con le verdure dell'orto e il sapore del vino rosso.
Di siciliano questo piatto ha proprio tutto: dal soffritto, alla presenza di ingredienti mediterranei - come le olive ed i capperi - e, passando per l'agrodolce, al "sughetto" in cui si fa terminare la cottura che somiglia molto ad una caponata.
La preparazione del pollo alla cacciatora è un po' laboriosa e lunga, ma alla fine la carne resta morbidissima e succosa, e il fondo di cottura (che poi è un magnifico sughetto), è il sogno di tutti quelli che, in barba al bon-ton, amano fare "la scarpetta"...
In ultimo... sapete che a Palermo un pollo intero è meno fresco di un quarto? Proprio così! Infatti, nei confronti di chi è spesso superficiale si suol dire: friscu comu un quartu ri pollo!.
Ingredienti: 1 kg di pollo, 1 costa di sedano, 1 cipolla, i carota, 150 g di olive verdi snocciolate, 1 cucchiaio di capperi (dissalati), 500 g di pomodori maturi, 1 tazza di brodo vegetale (anche di dado), 2 bicchieri di vino rosso, ½ bicchiere di aceto, 1 cucchiaio di miele, farina, olio, sale, pepe, 1 rametto di rosmarino, timo e prezzemolo.
Preparazione
Preparare il pollo: tagliarlo a pezzi, lavarlo, asciugarlo e infarinarlo. Mettere sul fuoco una padella con olio e far soffriggere i pezzi lentamente, affinchè all'interno siano ben cotti e dall'esterno risultino dorati. Diluire il miele nell'aceto e bagnare i pezzi di pollo con il composto. A parte preparare il condimento facendo soffriggere per 15 minuti un trito di sedano, carota e cipolla al quale aggiungere i pomodori a pezzetti, le olive snocciolate e i capperi dissalati e gli aromi. Salare e pepare. Aggiungere poi una tazza di brodo precedentemente preparata e portare ad ebollizione. Al termine dei 15 minuti aggiungere i pezzi di pollo, alzate la fiamma e sfumate con il vino rosso. Lasciare cuocere per almeno altri venti minuti.
Servire tiepido, cosparso di prezzemolo..."ehi papà, guarda...ho visto un pollo"!!!