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Salame turco

| Federica Cordone | Cucina Siciliana

 

" Ci voli chiossai 'a dillu..."

Il salame di cioccolato, anche chiamato salame vichingo (dal manuale di nonna papera), in Sicilia è conosciuto prevalentemente come "salame turco"!

Il perchè potrebbe avere mille risposte, tanti quanti sono anche i palermitanissimi modi di dire che richiamano, appunto, i turchi: "pigghiatu ri turchi", equivale a sentirsi capro espiatorio, persona sulla quale vengono fatte ricadere tutte le colpe o le responsabilità altrui. La locuzione trae origine dal fatto che, nei tempi andati, i cavalieri si esercitavano al combattimento contro un fantoccio girevole, raffigurante il nemico, che aveva i lineamenti di un turco. Anche nei baracconi delle fiere – per molto tempo – delle teste raffiguranti un turco con il turbante vennero adoperate per il tiro al bersaglio. Perché proprio la testa di un turco? Perché i turchi erano dei guerrieri temutissimi per la loro ferocia tanto che l'esclamazione «mamma li turchi!» è arrivata fino ai nostri giorni.

Altra tipica espressione figurativa palermitana è "parrari turcu", usata per intendere un linguaggio incompreso e/o incomprensibile; "sta' facennu cosi turchi", riferendosi proprio al fare dei Turchi dell'Impero Ottomano e alle guerre provocate dalla spinta verso Occidente; "pari 'un turcu", tipico complimento rivolto a chi è molto abbronzato; "sta' fumannu comu 'n turcu", e che i turchi fumino molto non è semplicemente un modo di dire; "ti facisti 'u giummu com'i turchi", riferendosi alle donne che acconciano i capelli in modo un po' bizzarro, che richiama il tipico turbante turco; "suonanu a turca", in musica, l'espressione "alla turca" è usata per designare uno stile che, imitando la banda dei "giannizzeri" (la fanteria che formava la guardia personale e dei beni del Sultano Ottomano) e il suo strumentario, produceva una musica di struttura semplice dal carattere militaresco e chiassoso, dove trovavano largo impiego strumenti a percussione quali piatti, grancassa, triangolo e sonagli...insomma la musica delle nostre popolarissime bande!

In riferimento al nome, infine, c'è qualcuno che, siciliano in modo assai ostinato, tenta anche di contestualizzarne l'appartenenza geografica. La "Scala dei Turchi" di Realmonte, sarebbe all'origine del nome conferito a questo dolce per il suo aspetto sedimentario.

Insomma...in Sicilia, "semu sperti puru a fari bruoru".

Torniamo però al nostro "dolce" risveglio...

Il salame turco è un dolce amato, conosciuto e preparato un po' in tutta Italia, con pochissime varianti da regione a regione. In alcune zone d'Italia, il cacao, ingrediente originale della ricetta, è sostituito con il cioccolato fondente o addirittura con quello bianco, e, agli ingredienti base, viene anche aggiunta frutta secca o tostata e canditi. Di facile e veloce realizzazione, molto gustoso, adatto ad ogni ricorrenza, amato dai grandi ma soprattutto dai piccini.

Di facile esecuzione, veramente alla portata di tutti. A base di ingredienti semplici ed economici; che può essere preparato anche per smaltire, eventuali avanzi di biscotti.

Questa ricetta non richiede cottura, ma io che "adoro" complicarmi un pò la vita, scelgo comunque di pastorizzare leggermente le uova, mettendole in una ciotola a bagnomaria e montandole con lo zucchero fino a quando non assumono l'aspetto spumoso e il tipico colorito biancastro.

"megghiu 'na vota arrussicari chi centu voti aggianniari"...adesso, armatevi di coltello...a fin di bene!!!


 

Ingredienti : 150 grammi di burro, 150 grammi di cacao amaro, 1 bicchierino di liquore tipo rum, due cucchiai di marsala, 2 pacchi di biscotti secchi (tipo Oro Saiwa), 200 grammi di zucchero a velo, 2 uova (1 rosso e 1 uovo intero).


Preaparazione

 

Ammorbidite il burro con lo zucchero, aggiungete il rosso d'uovo e, dopo averlo amalgamato bene, l'uovo intero. Mescolate bene. Unite il cacao, il bicchierino di rum (e se siete abbastanza "licchi" anche qualche cucchiaiata di nutella). Tritate i biscotti in modo piuttosto grossolano e aggiungeteli all'impasto. 

Mettete il tutto su di un piano e con le mani leggermente bagnate di marsala, date la forma di un salame. Spolveratelo con il cacao amaro e avvolgetelo ben stretto in carta d'alluminio o pellicola trasparente.

Mettete nel congelatore per due ore circa, riponendolo successivamente in frigo per un'ora, prima di mangiarlo.

Servitelo a fette. 

 

Variante da buffet

Con l' impasto potete realizzare tante piccole palline che passerete in diverse coperture: granella di nocciola o di zucchero, codette di cioccolato o multicolore, farina di cocco. Disponete le palline su un vassoio da portata, alternandole tra loro per tipo e colore.

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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