Megghiu oggi l'ovu n'ca rumani 'a addina!
Moltissimi, così come me, avranno custodito nel cuore e nella mente, l'immagine della mamma che, in occasione delle gite fuori porta, all'ora di pranzo estraeva dal cestino della merenda un contenitore con una frittata!!!
Semplice o con altri ingredienti, gustata da sola o in mezzo ad una "mafaldina"...quanto era buona!
La ricetta della frittata, che qualcuno chiama in alternativa "omelette", all'uso francese, è molto diffusa ed in Sicilia non c'è famiglia che, almeno una volta a settimana, non prepari questa saporita ed economica pietanza. L'espressione "fare la frittata" è utilizzata anche nella vita quotidiana, per descrivere qualcuno che abbia commesso qualche grosso errore, dall'immagine dell'uovo che quando si rompe procura, per l'appunto, un bel da farsi.
Elemento base della frittata, che costituisce anche l'amalgama per tanti altri piatti, è l'uovo; comunemente viene usato quello di gallina, anche se è possibile utilizzare uova di piccione, di papera o, più raramente, per problemi connessi al prezzo ma anche alle dimensioni, quelle di struzzo (è sufficiente un unico uovo di struzzo, per preparare una frittata per ben 12 persone!). Gli ingredienti che è possibile associare ad una frittata sono praticamente infiniti...ortaggi, vegetali, salumi, formaggi di ogni genere e gusto, senza disdegnare la pasta.
Sì, avete letto proprio bene. La frittata di pasta, infatti, è diffusissima in Sicilia, dove sfruttare qualunque tipo di avanzo dell'ora di pranzo...è un'arte. Il gusto che ne deriva è sublime, specialmente se la pasta in questione, prima d'esser cosparsa di uova sbattute, viene lasciata bruciacchiare in padella con un filo d'olio extra vergine d'oliva!
Esiste anche un tipo di "frittata" più dietetica, che viene preparata al forno, ottima anche quella con cipolle bianche o con la borragine (chi vurrani).
La tecnica per cucinare una frittata va acquisita con tempo ed esercizio; infatti, la manovra che consente alla frittata di cuocersi su entrambi i lati, è abbastanza delicata e può concludersi, in caso di errore, in una tragedia che vede la frittata, ben che vada, spiaccicata sul pavimento o a metà tra la padella e la fiamma, risvolto che, quando accade, rappresenta motivo di sonore risate da parte di chi assiste alla scena!
Il sistema di cottura scelto per la nostra ricetta, caratterizza il piatto con il nome dialettale "pisci r'uovo" o frittata arrotolata, e questo per la forma che assumerà a cottura ultimata e che la renderà simile ad un lungo pesce.
Per una volta, avrete tanto di giustificazione..."siate meno leali, rigirate pure la frittata"!
Ingredienti per quattro persone: 8 uova, un cipollotto, 8 cucchiai di pecorino siciliano, 6 cucchiai di pangrattato, 2 cucchiai di latte, sale, pepe, olio extravergine d'oliva, prezzemolo tritato.
PREPARAZIONE
Battere in un piatto fondo le uova con il formaggio grattugiato, il latte, il pangrattato, sale, pepe e abbondante prezzemolo tritato.
Ungere con olio extravergine una padella antiaderente piuttosto larga e quando sarà caldo, aggiungere il cipollotto tritato, lasciandolo dorare a fiamma bassissima. Versare il composto delle uova ed allargarlo piu' possibile per tutta la padella. Alzare leggermente la fiamma. A questo punto partendo dalla parte più vicina a voi, con due forchette o una paletta , cominciare a spingere indietro la parte più molle, ripiegando verso l'interno, la parte già cotta. Procedere così, fino a quando i lembi della frittata saranno completamente avvolti e cotti.
Quando tutta la frittata sarà "arrotolata", spegnere la fiamma e tagliare a fette.
E' ottima servita anche fredda, accompagnata da pezzetti di pomodoro in insalata.