Pasta chi vruocculi arriminàti

Maccarone, m'hai provocato e mo' me te magno!

La pasta con il cavolfiore, nota come pasta “chi vruocculi arriminàti o “vruoccoli 'rriminati, è un’altra di quelle ricette che merita un posto di tutto rispetto nell’ambito della cucina siciliana.

 

 Cominciamo con il precisare che in Sicilia quando parliamo di “broccoli” facciamo riferimento al “cavolfiore” perché quelli che in tutto il resto d’Italia vengono chiamati “broccolida noi vengono chiamati “sparacelli” (il perché di questo ingarbuglio non mi è dato sapere!). Quindi la pasta chi vruocculi arriminàti, altro non è che pasta condita con del cavolfiore a pezzetti (ed altri ingredienti che elencheremo di seguito) mescolati (arriminàti) in pentola, prima d’essere servita.  

Questo piatto è nato dal connubio tra la cultura araba e quella spagnola, presenti in Sicilia in tempi diversi. Se l'uso dello zafferano, della passolina e dei pinoli è infatti di derivazione araba, l'impianto vero e proprio è di origine barocca. Coerentemente al credo siciliano che siano sempre i dettagli a fare la differenza, la pasta con i broccoli nasce come piatto "povero": il broccolo è infatti un ortaggio comunissimo che nella variante del primo piatto tipicamente palermitano può risultare gustosissimo anche ai palati più esigenti.

Raccomandava Plinio: "Saggio è nutrirsi di cavoli domestici", e i migliori sono quelli che la terra produce dopo le prime piogge, quindi dal mese di Ottobre in poi. Tradizionalmente, la pasta con i broccoli viene preparata con i maccheroncini o i bucatini ma è altrettanto buona con altri formati di pasta corta o lunga ma sempre col buco, per agevolare la “mescolanza” tra gli ingredienti.

La pasta chi vruocculi arriminàti, può essere servita “espressa”, vale a dire fatta e messa in tavola o, “arripusata” cioè riposata, nel senso che molte persone, soprattutto nelle giornate di festa, tendono a cucinarla al mattino per servirla ad ora di pranzo infornata, a mo’ di “timballo”.Di questo piatto c’è anche la versione “rossa”, che prevede l’aggiunta di un po’ di concentrato di pomodoro da unire al soffritto, diluendolo con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta, e la versione “ 'mpruvulazzata ”, cioè cosparsa di pangrattato abbrustolito (muddica atturrata). Così come la pasta con le sarde, in ogni versione deciadate di preparala, è sempre bene farne un po’ in più per poterla mangiare fritta il giorno dopo… ancora più bella!

In ultimo, occhio all’accento: infatti, qualora sentiate "arrimìnati" con l'accento sulla seconda " i ", non correte a sedervi a tavola pensando magari alla nostra ricetta, perché in quel caso non vorrà dire mescolati, bensì sbrigati!

 

 

Ingredienti per sei persone: 500 grammi di maccheroncini, 1 broccolo, 1 cipolla, 4 acciughe salate, 2 cucchiai di uva passa, 2 cucchiai di pinoli, 1 bustina di zafferano (in stimmi), 1 spicchio d'aglio schiacciato, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe q.b.

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PREPARAZIONE

Pulite, tagliate a pezzi il broccolo e lessatelo in una pentola piuttosto capiente (servirà anche a cuocere la pasta) con acqua bollente salata nella quale avrete messo a sciogliere gli stimmi di zafferano. In un tegame fate imbiondire la cipolla tritata con un poco d'olio e l'aglio schiacciato. Scolate il broccolo (conservate l'acqua di cottura) e mettetelo a rosolare nel tegame con l'olio, I'aglio e la cipolla, schiacciandolo con una paletta di legno. Lasciate stufare a fuoco lento per dieci minuti circa, quindi aggiungete l'uva passa, i pinoli e le acciughe (precedentemente private del sale in eccesso e diliscate) e mescolate tutto di tanto in tanto. Lessate la pasta nell'acqua di cottura del broccolo scolandola piuttosto al dente. Mettete la pasta nel tegame contenente il broccolo e gli altri ingredienti e…”arriminàte” per bene.