Conzala comu voi, la pasta col forno è... troppo bella”!
….per il palermitano la pasta non è un cibo qualsiasi, e stabilisce un’importante linea diretta di confine tra chi vive per mangiare o chi mangia per vivere. Ovvero tra i palermitani e il resto del mondo…
(Daniele Billitteri)
La pasta non manca mai nelle tavole siciliane e quando è coronata da un ricco condimento allora il tradizionale primo piatto si trasforma in un gustoso piatto unico.
La pasta al forno che si fa a Palermo non vuole sentire ragioni: pretende un solo formato di pasta, gli "anelletti". E' conosciuta anche come “timballo” in ragione di piatti a forma di timballi, appunto, introdotti nell'isola dagli emiri arabi, durante il IX secolo, ma ancor piu' nota nella sua definizione tipicamente palermitana di ”pastacolforno“.
E' una delle ricette più caratteristiche della Sicilia Occidentale e vero simbolo delle feste, ma anche delle gite (siano esse in spiaggia o in campagna).Gli elementi principali sono il ragù di carne ed i piselli, tuttavia possono variare, così possiamo ritrovare chi, ad esempio, utilizza le melanzane, l’uovo sodo, cubetti di salame o prosciutto, e sostituisce il tipico caciocavallo con del parmigiano.
Noi scegliamo di proporvi la ricetta della tradizione!
Buon pranzo!
(augurare buon appetito o buon pranzo non è tollerato dal Galateo ma per ragioni storiche. L'appetito, infatti, si riteneva essere una caratteristica dei poveri e dei contadini. Oggi, però non è così, e per me, come per molti, stare a tavola e mangiare è un momento di allegria e godimento, quindi ...io lo dico eccome, anche perchè credo, invece, che piccoli segni di attenzione verso gli altri siano segno di buona educazione e di educazione sociale).
Ingredienti: 600 grammi d anelletti, 500 grammi tritato di carne (possibilmente misto, vitello-maiale), 1 cipolla, 1 carota, 2 coste di sedano, 2 uova, un ciuffo di prezzemolo, 1 chiodo di garofano, 2 foglie di alloro, una scatoletta di concentrato di pomodoro (250 grammi), 150 grammi di primosale (tuma), 150 grammi di caciocavallo grattugiato, 250 grammi piselli freschi al netto delle bucce (vanno bene anche i pisellini surgelati), ½ bicchiere di vino rosso, pangrattato,olio extra vergine d'oliva,sale e pepe q.b.,2 foglie di basilico per guarnire il piatto.
PREPARAZIONE
Tritate finemente cipolla, carota e sedano, lasciando appassire sul fuoco a fiamma bassa, in mezzo bicchiere d’acqua. Appena l’acqua sarà evaporata del tutto, aggiungete 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, lasciando dorare il trito di ortaggi. Aggiungete il tritato di carne mista e sfumare con il bicchiere di vino rosso.
Alzate la fiamma per qualche minuto, unite l'estratto di pomodoro allungato in mezzo litro d'acqua ed i pisellini lessati precedentemente in acqua salata. Condite con gli aromi (chiodo di garofano, foglie di alloro e ciuffo di prezzemolo), sale e pepe e lasciate cuocere a fiamma bassa per circa un'ora.
Cuocete gli anelletti, avendo l'accortezza di scolare la pasta piuttosto al dente (finira' la sua cottura in forno con tutti gli altri ingredienti) e maneggiatela a fiamma spenta nella pentola con le due uova sbattute e un po' di caciocavallo. Unite quindi il ragù preparato, il primosale a pezzetti e versare il tutto in una teglia unta d'olio, spolverata di pangrattato; coprire con altro pangrattato, olio e passare al forno caldo per una ventina di minuti.
Guarnite con foglioline di basilico e servite tiepida.