Cibo del buon ricordo
Pani, Panelli, Patati Vugghiuti....
Ci sono piatti che non conoscono né tempo né stagione. Un viaggio, un primo appuntamento, una serata, una colazione…il cibo lega ai luoghi, alle emozioni, alle persone…
Cibo da strada, fast food palermitano per eccellenza, il panino con le panelle (frittelle di ceci), spesso accompagnato da “cazzilli fritti (crocchette di patate), comanda senza confine la classifica dei cibi piu' gustosi e tradizionali della cucina siciliana. Questo semplice e prelibato panino imbottito disconosce crisi.
Anticamente la regola era: mai panelle senza pane. E l’incontro doveva avvenire nei luoghi deputati, cioè il panellaro, al cui cospetto prevalentemente si svolgeva il rito del consumo. Palermo ne era piena:botteghe fisse ma anche mobili, collocate su un carrettino o su una "lapa" (moto Ape della Piaggio), individuabili anche "a naso" per il tipico odore di rifritto che sovrasta l'aria circostante .
La panelleria, ancora oggi, si giudica con il parametro “dell’affaccio”, (disposizione e varietà dei prodotti). Sul piano metallico, inclinato e forato, che funziona come gocciolatoio dell’olio superfluo, il panellaro riversa le panelle ancora gonfie di vapore, segno di recentissima frittura, poi riempie le pagnotte o i mezzi pani (preferibilmente “mafaldine” – tipica forma di pane palermitano) e le serve. Inizialmente, per accompagnare la pietanza, in ghiacciaia c’erano le gassose Partanna (bevande incolore, analcoliche, zuccherate ed effervescenti), sostituite oggi da bibite moderne (Cocacola, etc...) .
Oggi le panelle trovano giusto riconoscimento anche nei menù dei migliori ristoranti, servite, con o senza panino, come appetitosi stuzzichini e antipasto caldo.
Ingredienti : 500 grammi di farina di ceci, 1,5 litri circa di acqua, Sale e pepe q.b, un ciuffo di prezzemolo tritato, Olio di semi per friggere.
PREPARAZIONE
Far sciogliere, a freddo, la farina di ceci nell’acqua, con il sale e il pepe, avendo cura che non si formino grumi. Cuocere a fuoco basso, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno (bisogna fare attenzione a non farla attaccare al fondo della pentola), fin quando si otterrà una crema piuttosto morbida ma ben compatta (occorrono circa 40 minuti di cottura). Appena l'impasto sul fuoco sarà “sbuffante” (segnale visivo che indicherà l'assenza d'acqua in eccesso), continuando a mescolare, aggiungere il prezzemolo tritato e dopo circa un minuto spegnere la fiamma.
A questo punto spalmare l’impasto ottenuto su delle apposite formine di legno (ma vanno benissimo anche dei piattini da caffè leggermente bagnati) ad uno spessore di 2-3 mm. Fare raffreddare. Scollare le panelle molto delicatamente dalle apposite formine (o piattini), adagiarle in un tagliere abbastanza grande o, meglio ancora, su una gratella forata, privandole in tal modo dell'umidità che trattengono durante la cottura, e friggerle in abbondante olio bollente. In pochi minuti saranno imbiondite. Adagiatele quindi su carta assorbente da cucina e......Buon appetito a tutti!