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Tortino di pesce

| Federica Cordone | Cucina Siciliana

Panza china voli riposu... 

Le festività appena trascorse hanno segnato il via al periodo dell'anno maggiormente ricco di occasioni per gustare buoni piatti e preparare ricette particolari, in genere elaborate e ricche di grassi.

Quanti di noi hanno resistito al policromo richiamo  del cesto (cannistru) ricolmo di fruttini di martorana o non hanno spizzicato (rigorosamente dal posteriore) la bambola di zucchero; sgranocchiato i tipici biscotti e addentato qualche muffuletta?  E' per tale ragione che oggi, senza per questo minimamente trascurare il “gusto”, proponiamo un secondo piatto meno robusto ma altrettanto appetibile; a base di pesce, di semplice preparazione ma assai gustoso. 

U' pisci feti ra' testa! Questo proverbio siciliano che tradotto letteralmente, significa "la puzza del pesce inizia dalla testa", è una metafora per significare che i problemi della gente spesso sono causati dalla classe dominante. Siamo in grado di discutere il valore di questa somiglianza, ma quando si parla di pesce, è certamente la testa che rivela la freschezza di esso. In effetti, un pesce fresco ha occhi brillanti e chiari, le branchie colore del sangue, la carne soda ed elastica, il corpo deve essere rigido (mettendolo in verticale non deve afflosciarsi) e un odore tenue e salmastro che ricorda la salsedine, il profumo del mare.

I veri buongustai prediligono pesci interi, conditi semplicemente con sale ed un filo d'olio extra vergine d'oliva; non usano assolutamente altri aroni nè tantomeno il limone, perchè “stona u' sapuri ru pisci”...Spinare e porzionare il pesce è sicuramente un'arte ma è anche un'operazione che richiede tempo ed attenzione. Per molti, la caccia alle spine è addirittura il disagio che induce a scegliere per la personale alimentazione cibi differenti, escludendo un alimento importantissimo per la salute. Così, nella speranza di soddisfare le esigenze di molti e favorire i gusti di tutti i componenti della famiglia (piccoli in primis) proponiamo una ricetta che contempla l'uso del pesce sfilettato.

Palamita piuttosto che Spatola (o pesce Sciabola), Sauro (Sugarello) piuttosto che Ricciola, Capone (Lampuga) piuttosto che Cernia....ha poca importanza! Tutti i pesci dai quali poter ricavare dei filetti,  possono essere infatti utilizzati per la preparazione di questo piatto che grazie alla componente dei carboidrati (patate) ed ortaggi (zucchinette e pomodorini) è da considerarsi anche piatto unico.

Oggi proprio non sapevi cosa fare? Un bel tortino puoi cucinare...

 Ingredienti per 4 persone:  4 filetti di Cernia, 4 patate, 2 zucchinette verdi, 8 pomodorini di pachino, un ciuffo di prezzemolo, 1 spicchio d'aglio, olio, sale, pepe nero, pangrattato, parmigiano.

 

PREPARAZIONE 
Sbucciate le patate, tagliatele a fettine e sbollentatele in acqua salata per circa tre minuti. Scolatele dall’acqua e asciugatele, tamponandole con carta da cucina. Frullate insieme il prezzemolo, lo spicchio d'aglio e il parmigiano, aggiungendo un filo d'olio d'oliva per amalgamare gli ingredienti.
Affettate le zucchinette e tagliate a metà i pomodorini.
Foderate una teglia con carta da forno bagnata e ben strizzata; ungetela leggermente con un pò d'olio e cominciate  fare gli strati che comporranno il tortino di pesce. Procedete iniziando con uno strato di patate che alternerete con i filetti di pesce bagnati nel pesto di prezzemolo, le zucchinette ed i pomodorini. Terminate la preparazione con uno strato di patate.
Condite con sale, pepe, pangrattato, ancora un filo d'olio e, coprendo con carta stagnola, infornate a 180° per 15 minuti. Successivamente, togliete la carta d'alluminio e continuate la cottura per altri 15 minuti.
Sfornate il tortino e fatelo intiepidire leggermente prima di servirlo in tavola.
A buon intenditor... buon appetito!
· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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