Un antipasto capriccioso
Mille e mille e mille granelli....come la sabbia del deserto! Le radici del couscous sono li', tra le dune del Nord Africa, dove da sempre vivono i Berberi, o meglio, come preferiscono essere chiamati nella loro stessa lingua, Imazighen, ovvero “Uomini liberi”.
Ma furono poi gli arabi a diffondere questa pietanza che oggi si consuma abbondantemente anche nella nostra regione. In Sicilia il couscous arrivò massicciamente nella seconda metà dell'800, portato dai lavoratori della fascia San Vito Lo Capo-Mazara del Vallo, che si recavano nella costiera tunisina. E fu proprio in Sicilia che il tradizionale ingrediente della carne (i Berberi, come molti nomadi, erano infatti pastori)è stato sostituito con il pesce ed ortaggi (pomodoro).
Piatto simbolo della pace tra i popoli del Mediterraneo, il couscous, alla fine dell'Ottocento, divenne argomento di narrazione letteraria nei resoconti dei viaggi fatti nell'Africa settentrionale da celebri letterati come Edmondo de Amicis, proprio l'autore di "Cuore", che in un suo scritto ricordava il "cous cous" come piatto di principi e di popolo.
Cous cous... Si dice che il nome derivi dal greco coskinon, ovvero semola ed è la semola di grano l'ingrediente base. Questa, deve essere messa in un apposito recipiente di terracotta a pareti svasate, chiamato “mafaradda”, spruzzata d'acqua salata e manipolata con le dita con un moto rotatorio, in modo da ricavarne delle palline non più grandi di una capocchia di spillo ('ncucciata).
Deve essere lasciata asciugare per tre ore su una tovaglia e successivamente cotta a vapore in un tegame simile ad uno scolapasta, la "cuscussiera": una pentola speciale composta da due parti, una superiore, forata alla base per cuocere la semola a vapore, ed una inferiore dove far bollire l'acqua . Ci vorranno 45 minuti circa, poi la semola va nuovamente posta nella mafaradda, spruzzata con un pò d'acqua fredda e lasciata a riposare per altri15 minuti.
Un consiglio: per far sì che la semola, durante la cottura a vapore, assuma un sapore gradevolissimo, aggiungere nella pentola ricolma d'acqua ortaggi (carote, sedano, cipolle, pomodori, ecc)e spezie.
Se si ha fretta e scarsa manualità , si potrà utilizzare tranquillamente il couscous precotto, reperibile ormai in tutti i supermercati....il rendimento per il palato... sarà altrettanto soddisfacente!
Per quattro persone
Ingredienti: 200 g di couscous precotto, 8 filetti di alici sott’olio, 80 g di provolone piccante,30 g di parmigiano grattugiato, 2 uova, 1 limone, 1 spicchio d’aglio, 500 g di pomodori, pangrattato qb, menta, sale, pepe, olio extravergine d’oliva
PREPARAZIONE
In una ciotola abbastanza capiente versate il couscous, aggiungete l’olio, due bicchieri d’acqua bollente, la buccia grattugiata di un limone ed il suo succo. Lasciatelo gonfiare 10 minuti circa, tenendolo coperto con un canovaccio. Trascorso il tempo indicato, sgranate con una forchetta e aggiungete le uova, i filetti di alici tritati, il parmigiano, il provolone tagliato a dadini e il sale. Amalgamate bene e con il composto preparate delle polpette. Passatele nel pangrattato e friggetele.
Nel frattempo pelate i pomodori, tagliateli a dadini e lasciateli macerare con un filo d’olio, lo spicchio d’aglio, foglioline di menta tritate, sale e pepe.
Servite le polpette con i dadini di pomodoro.