"Cu' mancia patati, 'un mori mai"
Chi è nato a Palermo o ha avuto la possibilità di passare per la città, avrà certamente notato la particolarità del venditore ambulante di sfincione, "U'sfinciunaru, cu carrittieddu abbannia..."
" Cosi i capricciu vieru.Cavuru e bellu vieru, chi ciavuru! Ora u sfuinavu, uora. Chistu è sfinciuni fatto ra bella vieru. Cu tasta veni arrieri! Scarsu r'ogghiu e chinu ri pruvulazzu, chi spicialità chi haiu, chisti su cosi ri capricciu vieru, chi ciavuruuu"
Lo sfincione, appunto, la focaccia palermitana DOC, la cui ricetta troverete nella nostra rubrica alla voce "U re sfinciuni". Palermo, città piena di risorse gastronomiche presenti a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ti serve qualcosa? Vai al mercato e la trovi! Di giorno e anche di notte! Una città, però, dalle mille contraddizioni che, persino in ambito gastronomico, si scontra con le proprie fazioni interne (i quartieri) su come si cucinano certi piatti della tradizione popolare! Basta un ingrediente, per far cambiare completamente il senso della ricetta ed allora..."venghino venghino, siniori e siniore", dall'antica saggezza popolare siciliana, ecco a voi l'elisir di lunga vita: le patate!".
" Patati a sfinciuni" è, infatti, il piatto che vi proponiamo oggi. Quasi tutti gli ingredienti, così come la modalità di preparazione ricordano proprio lo sfincione, eccezion fatta per l'ingrediente base.."comu siddu 'un avissi ritto nenti..." Questo piatto, probabilmente, deve tutto il suo successo all'estro creativo di molte massaie che, sfruttando quel che avevano in casa, prendendo spunto "d'u re", pur sostituendo l'ingrediente base, hanno ottenuto una pietanza altrettanto originale e gustosa. Anticamente, per le vie dei quartieri piu' popolari, capitava d'imbattersi in un via vai di teglie ambulanti, ricolme di patate a sfincione. Le massaie, infatti, dopo aver 'mpustatu tuttu 'nta tigghia, si recavano presso il panificio di zona, per cuocere il cibo nel forno a legna, nel quale ogni cosa assumeva un sapore davvero unico.
Semplici, nutrienti, profumate, le patate a sfincione sono amate anche dai piu' piccoli, proprio per la presenza delle patate! Non meravigliatevi però se accoglieranno la vostra proposta culinaria in...lacrime! E non mi riferisco alla commozione esagerata che proveranno sentendo "stasera vi preparo un bel piatto di patate a sfincione", no!
Patati a sfinciuni...e lacrime, perchè, oltre alle patate, la preparazione del piatto prevede un abbondantissimo quantitativo di cipolle affettate ed affettar le cipolle, si sa, fa lacrimare... e rummuliari (lamentare) i componenti della famiglia! Di contro, però, quasi come una sorta di rituale, ogni mamma, potrà replicare: io munnu cipuddi e a tia t'abbrucianu l'uocchi...(io sbuccio le cipolle ed a te bruciano gli occhi), riportando il pareggio in casa.
Patate, pomodoro, cipolla, acciuga "insirragghiata" (inserita bene tra gli starti), il caciocavallo a pezzi, quella sorta di panatura superficiale, croccante e profumatissima, creata dal pangrattato e poi l'origano... Che profumo! Che Bontà!
Patati a sfinciuni siano...
Ingredienti per quattro persone: 1,5 Kg di patate, 4 cipolle bianche, 800g di pomodori pelati, origano, acciughe sott'olio, 50 grammi di caciocavallo grattugiato, 50 grammi di caciocavallo a scagliette, una manciata di pangrattato, sale, pepe, tre cucchiai di vino bianco, olio extravergine d'oliva.
PREPARAZIONE
Lavate e sbucciate le patate, tagliatele a fette, non troppo doppie. Sbucciate le cipolle e tagliatele a fettine sottilissime. In una ciotola, schiacciate con una forchetta i pomodori pelati, conditeli con un filo d’olio extravergine, una presa di sale, una spolverata di pepe e di origano. Mettete il tutto in una padella abbastanza larga, sfumate con due cucchiai di vino bianco, aggiungete qualche filetto di acciuga dissalata e fate cuocere per una decina di minuti.
Prendete una teglia, ungetela con un filo d'olio e spolveratela di pangrattato. Spargete sul fondo qualche cucchiaio della salsa preparata precedentemente, poi fate uno strato di fette di patate, uno di fettine di cipolle, un cucchiaio di vino bianco ed ancora qualche cucchiaiata di salsa. Inserite tra gli strati pezzetti di acciuga ed il caciocavallo a scagliette.
Continuate in questo modo fino ad esaurimento degli ingredienti, ricoprendo l’ultimo strato con abbondante salsa di pomodoro, una manciata abbondante di origano, il caciocavallo grattugiato, una spolverata di pangrattato e un filo d’olio d’oliva. Mettete in forno già caldo a 200°C per circa 35-40 minuti.
Le patate a sfincione sono buone sia calde che fredde.
" L'amuri è misuratu, cu lu porta l'avi purtatu...", così anche questo piatto vi renderà soddisfazione!
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