Fu ucciso in un agguato in via Isidoro Carini assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e al poliziotto Domenico Russo
PALERMO, 3 settembre – Oggi Palermo è stata teatro di solenni commemorazioni in memoria del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, un uomo che ha rappresentato un baluardo nella lotta contro la mafia e che, 42 anni fa, pagò con la vita il suo impegno nel contrastare lo strapotere di “Cosa nostra”.
Il generale fu trucidato assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all' agente della Polizia di Stato Domenico Russo. Furono uccisi in una strage di mafia a Palermo in via Isidoro Carini il 3 settembre 1982.
Le celebrazioni si sono svolte in un contesto carico di significato, con la partecipazione di alte cariche dell'Arma dei Carabinieri, rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose, nonché della cittadinanza palermitana.
Le commemorazioni hanno avuto inizio nella Caserma sede del Comando Legione Carabinieri Sicilia, intitolata proprio al Generale dalla Chiesa che è stato comandante della Legione dal 1966 al 1973. Il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber con il Generale di Divisione Giuseppe Spina, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, hanno deposto una corona al busto dedicato all’Eroe, collocato nell’androne d’ingresso del Comando Legione.
Alle ore 11.30, in via Vittorio Emanuele, alla presenza dei citati Ufficiali Generali, delle massime Autorità, tra cui il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, di Nando dalla Chiesa e Simona dalla Chiesa, figli del Prefetto, alcuni bambini provenienti dai quartieri provenienti dai quartieri Cassaro, Ballarò, Danisinni, Capo e Albergheria, hanno deposto un cuscino di fiori sul cippo commemorativo dedicato all’Eroe.
Era presente pure una folta rappresentanza dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, sezione di Monreale