A Palermo il ministro Piantedosi insieme al capo della Polizia Pisani. Presente anche una delegazione dell'Anps di Monreale
PALERMO, 23 maggio – Si è svolta oggi a Palermo, per il 32esimo anniversario, una giornata di eventi in memoria delle vittime delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Un'occasione per riaffermare con forza l'impegno della Polizia di Stato e di tutte le Istituzioni nella lotta alla criminalità organizzata e per onorare la memoria delle vittime innocenti.
Le commemorazioni sono iniziate, questa mattina, presso la stele di Capaci, dove il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, accompagnato dal capo della Polizia, Vittorio Pisani e dal questore di Palermo, Vito Calvino, ha deposto una corona d'alloro nel ricordo del sacrificio dei magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e dei 3 poliziotti della scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro.
A Palermo, all'interno di Palazzo Jung, si è svolta, in diretta su Rai 1, la cerimonia di apertura in anteprima del "Museo del Presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino". Durante l'evento è intervenuto il direttore del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, Vincenzo Nicolì, che ha ricordato le attività d'indagine messe in atto dalla Polizia per contrastare la criminalità organizzata di stampo mafioso, sia italiana che estera.
Realizzato dalla Fondazione Falcone, il museo è un percorso multimediale che ripercorre la vita e l'opera dei due magistrati, con particolare attenzione al loro impegno nella lotta alla mafia.
Le celebrazioni sono continuate all’interno della caserma Pietro Lungaro, sede del glorioso Reparto scorte della questura di Palermo. Qui, il ministro Piantedosi insieme al capo della Polizia Pisani hanno deposto alla presenza delle autorità civili una corona d'alloro sotto la lapide dedicata alle vittime delle Stragi che ricorda, oltre a quelle di Capaci, anche Paolo Borsellino e i 5 poliziotti della scorta Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Claudio Traina ed Emanuela Loi, uccisi nell’attentato del 19 luglio 1992 a Palermo.
Nel giardino della caserma, dove è collocata la teca contenente i resti della “Quarto Savona 15”, l’auto di scorta al giudice Falcone su cui morirono gli agenti Dicillo, Schifani e Montinaro, sono stati scoperti due murales realizzati dagli studenti del liceo artistico "Vincenzo Ragusa e Otama Kiyohara" raffiguranti Falcone, Borsellino e gli 8 poliziotti delle scorte.
L’impegno nel fare memoria passa soprattutto dalla condivisione con i giovani dei valori che hanno ispirato i magistrati, i poliziotti e quanti hanno dato la vita per contrastare la mafia siciliana. Per questo motivo, presso il “Giardino della Memoria”, sotto la stele di Capaci, l’associazione ‘’Quarto Savona 15’’ ha organizzato una giornata di iniziative per gli studenti, con i quali condividere la cultura della legalità, che vede la partecipazione anche degli allievi agenti della scuola di Peschiera del Garda, degli allievi tecnici e allievi vice ispettori dell’istituto di Nettuno.
Alla giornata ha partecipato anche una delegazione di soci dell'Associazione nazionale della Polizia di Stato sezione di Monreale guidata dal presidente Santo Gaziano e dal segretario economo Francesca Mannino.
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