Strage di Ciaculli, oggi la commemorazione

A 60 anni dall'evento che fu solo l'inizio di una lunga serie di stragi mafiose

PALERMO, 30 giugno – Sono state commemorate stamattina le sette vittime della strage di Ciaculli: il tenente dei carabinieri Mario Malausa, il maresciallo Silvio Corrao, il maresciallo dei carabinieri Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Marino Fardelli, il maresciallo dell'esercito Pasquale Nuccio e il soldato Giorgio Ciacci.

Questi ultimi persero la vita nella deflagrazione della prima autobomba esplosa da Cosa Nostra. Dopo una telefonata anonima alla Questura di Palermo, i sette uomini si recarono sul posto, ispezionarono l'auto e disinnescarono una bombola di gas rinvenuta al suo interno, ma quando ormai sembrava non esserci più alcun pericolo, tutti e sette esplosero in aria a causa della grande quantità di tritolo contenuto nel bagagliaio.

Sono passati 60 anni e quell'auto piena di esplosivo fu solo l'inizio di una lunga serie di stragi mafiose che hanno martoriato l'Italia. Alla cerimonia questa mattina hanno preso parte autorità civili e militari con il prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta. Anche l’associazione nazionale della Polizia di Stato di Monreale è stata presente, come ha sottolineato il presidente Santo Gaziano, non solo per commemorare le sette vittime che persero la vita nell'attentato, ma per ricordare che per combattere le mafie ci si deve affidare al costante impegno di tutti nella viva speranza di un futuro edificante.