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Palermo, olio d'oliva spacciato come extravergine: scatta il sequestro

| Giuseppe Cangemi | Succede a Palermo

Il provvedimento riguarda un carico di trenta tonnellate

PALERMO, 8 giugno – I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno sequestrato oltre 30 tonnellate di olio d'oliva provenienti dalla provincia di Andria e destinate a una società del Trapanese.

Il provvedimento è scattato nel corso di alcuni controlli sulle spedizioni di prodotti agroalimentari che giornalmente transitano nel porto del capoluogo siciliano: l'olio viaggiava con la denominazione di "extra-vergine" ma le analisi di alcuni campioni effettuate dai funzionari dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari hanno fatto emergere "evidenti discrasie" qualitative che non consentivano di classificare il prodotto come "Evo", cioè olio extravergine d'oliva.
Da qui il sequestro della merce e la denuncia a piede libero del titolare della ditta della provincia di Andria ritenuto responsabile della tentata frode in commercio.

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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