L'evento alla presenza delle più importanti autorità civili e militari
PALERMO, 22 aprile – Ieri gli studenti del liceo Don Bosco Ranchibile hanno avuto la possibilità di dialogare con il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi.
Si è trattato di un’esperienza unica e altamente formativa per i giovani studenti dell’istituto salesiano, ma anche di un importante momento di confronto sul rapporto tra mafia e corruzione, che ha toccato argomenti importanti per tutta la comunità civile.
Hanno partecipato all’evento anche il prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta; il procuratore generale di Palermo, Lia Sava; il generale di brigata Giuseppe De Liso, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo; il generale di divisione, Rosario Castello, comandante della legione carabinieri Sicilia; il comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, colonnello Gianluca Angelini; Annamaria Palma Guarnier, avvocato generale della Corte d'Appello; il procuratore della Repubblica dei minori, Claudia Caramanna; Il presidente dell'associazione nazionale magistrati della Sicilia, Clelia Maltese.
Lo Voi ha così parlato del tema Stato-mafia, toccando temi importanti e delicati che riguardano la società odierna. Attraverso le numerose domande rivolte dagli studenti è stato possibile ripercorrere la storia della lotta alla mafia in Sicilia e affrontare alcuni tra i temi di attualità più discussi dalla riforma Cartabia alla cosiddetta legge salva-sindaci per arrivare al rapporto tra mafia e enti pubblici che, come ha ricordato il procuratore Lo Voi, ha portato ancora oggi a sciogliere numerosi comuni italiani per infiltrazioni mafiose non solo al sud ma anche al centro Italia.
L’evento è stato promosso in collaborazione con il centro studi giuridici e sociali “Cesare Terranova” e si è chiuso con il saluto al procuratore Lo Voi, cui è stata donata una piccola riproduzione della statua di Don Bosco a ricordo della giornata, da parte degli studenti del Don Bosco accompagnati dal direttore Don Domenico Saraniti e dal preside Nicola Filippone.