Quarantaquattro anni fa veniva assassinato Mario Francese, oggi Palermo lo ha ricordato

La cerimonia si è svolta sul luogo del delitto, in viale Campania

PALERMO – Quarantaquattro anni fa, il 26 gennaio 1979, il giornalista Mario Francese fu ucciso dalla mafia a colpi di pistola. Era un cronista di punta del Giornale di Sicilia nel settore della cronaca nera e giudiziaria.

Oggi, sul luogo del delitto, in viale Campania, nei pressi della sua abitazione, è stato ricordato con una cerimonia, promossa dall'Unione Cronisti.
“Con grande professionalità e con coraggio – come ha dichiarato oggi il sindaco Roberto Lagalla – Francese fu uno dei primi cronisti a mettere in luce gli affari del clan dei corleonesi e con i suoi articoli seppe lucidamente portare avanti importanti inchieste sulla mafia. Anche grazie al contributo di cronisti come lui, è stato possibile fare passi avanti nella lotta alla mafia. Mi auguro che la passione giornalistica e la ricerca della verità che hanno contraddistinto l’operato di Mario Francese possano rimanere un esempio per tanti giovani che si avvicinano oggi alla professione
Alla cerimonia commemorativa, svoltasi stamani in viale Campania, ha partecipato - in rappresentanza dell’Amministrazione comunale - l’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella.

Inoltre l'Associazione Siciliana della Stampa ha dedicato alla memoria di Mario Francese il seminario che si svolgerà, sempre oggi, a Palermo, alle ore 15, (sala Orlando Sgarlata, via Francesco Crispi 188) per discutere dei problemi creati alla cronaca giudiziaria dalla nuova normativa sulla presunzione d'innocenza.

Al convegno interverranno Giuseppe Giulietti, presidente della federazione nazionale della stampa, Clelia Maltese presidente della sezione di Palermo dell'Associazione Nazionale Magistrati, Salvo Palazzolo inviato del quotidiano La Repubblica, Alberto Spampinato presidente di Ossigeno per l'informazione, osservatorio sui giornalisti minacciati in Italia, Roberto Leone vicesegretario regionale Assostampa. Ogni anno in memoria di Mario Francese, che con numerose inchieste rivelò inedite vicende di mafia degli anni '70, viene assegnato un premio a lui intitolato a coloro che, attraverso l'attività giornalistica, si sono distinti nella ricerca della verità.