Alla base dei contrasti delle questioni di natura condominiale
PALERMO, 5 dicembre – La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo ha delegato la Squadra Mobile all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due soggetti gravemente sospettati di aver perpetrato – tra il 13 maggio e l’8 settembre scorsi – quattro rapine ai danni di altrettanti furgoni adibiti al trasporto di tabacchi lavorati. Si tratta di T. C., 23 anni, pregiudicato per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere e A. I., classe 26, pregiudicato al quale invece sono stati comminati gli arresti domiciliari.
Gli agenti del commissariato San Lorenzo, a seguito di segnalazione pervenuta dalla sala operativa, intervenivano in via Isaac Rabin,nel quartiere “Montepellegrino” ove era stata segnalata un’ animata discussione su strada degenerata in rissa..
Dalla ricostruzione dell’episodio delittuoso fatta dai poliziotti sembra che la rissa sia stata ingenerata da futili motivi e prima ancora da dissapori condominiali e che quello in corso fosse il secondo episodio di una contrapposizione che già qualche giorno prima aveva visto fronteggiarsi i membri di due famiglie della zona, per altro vicini di casa.
Intervenuti nell’immediato sul luogo segnalato, gli operatori constatavano la presenza di un gruppo di persone intente a parlare animatamente tra loro e, contestualmente, dalla via adiacente udivano la richiesta d’aiuto di una ragazza. Si spostavano in quella via proprio quando quella stessa donna veniva scaraventata sull’auto della Polizia di Stato.
Dopo essersi sincerati delle condizioni di salute della ragazza, i poliziotti bloccavano colui che l’aveva spinta violentemente e riscontravano la presenza di un secondo ragazzo, con delle ferite ed escoriazioni al volto, a sua volta colpito probabilmente dalla ragazza. A seguito di riscontri effettuati dai poliziotti, è risultato che, già qualche giorno prima, erano stati registrati forti attriti tra i due gruppi familiari, scanditi anche dal fitto lancio di uova all’indirizzo della vettura di un nucleo familiare coinvolto che avrebbe cercato di vendicarsi, tanto da provocare il citato intervento della Polizia di Stato.
Alla luce dei fatti emersi, i 6 protagonisti della vicenda venivano denunciati in stato di libertà per il reato di rissa.