L’accusa è “maltrattamento di animali e competizioni non autorizzate tra animali”
PALERMO, 16 febbraio – È stato identificato dai carabinieri e deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, per “maltrattamento di animali e competizioni non autorizzate tra animali”, anche il secondo dei fantini che hanno preso parte, nella mattinata di domenica 13 febbraio, alla corsa clandestina che ha visto protagonisti due cavalli che si sono sfidati ad altissima velocità nell’area industriale del quartiere Brancaccio, ‘scortati’ da un carosello di decine di ragazzi a bordo di moto e scooter (il relativo video che è divenuto virale sui social network).
I carabinieri della compagnia di piazza Verdi e del Nucleo CITES del Centro Anticrimine Natura di Palermo, all’esito di una serrata attività info-investigativa, hanno inoltre rinvenuto all’interno di una stalla abusiva e sconosciuta all’Autorità sanitaria, situata in zona Ciaculli, uno dei cavalli ritenuti esser stati utilizzati per la gara clandestina. L’animale, che si è rivelato essere sprovvisto di micro chip identificativo, è stato sottoposto a sequestro sanitario con il supporto del personale del dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP di Palermo e trasportato, con idoneo mezzo adibito al trasporto animali prontamente messo a disposizione dal Corpo Forestale della Regione Siciliana, presso l’Istituto Zootecnico Sperimentale per la Sicilia di Palermo ove è stato affidato a personale altamente specializzato che procederà all’identificazione dell’animale e all’effettuazione delle necessarie analisi per valutarne le effettive condizioni di salute.
Il responsabile della stalla dovrà rispondere di numerose violazioni amministrative per un valore complessivo di diverse migliaia di euro.