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Estorsioni e capolarato: nella bufera una onlus di Bagheria

| Giorgia Garda | Succede a Palermo

 Denunciate tre persone. Il valore dei beni sequestrati ammonta a circa 700 mila euro

PALERMO, 7 dicembre – Aveva sede a Bagheria la onlus che dava l'impiego a tre persone ora denunciate, e dei quali i beni sono stati sottoposti a sequestro, secondo quanto disposto dal giudice per le indagini preliminari del foro di Termini Imerese. A eseguire le operazioni di confisca sono stati i militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Palermo.

Nel mirino degli accertamenti giudiziari e delle attività delle fiamme gialli vari atti illeciti nei confronti dei dipendenti dell'organizzazione, attiva nel campo dei servizi socio-assistenziali nonché nel trasporto di cittadini in condizioni di disabilità o in dialisi: oltre a costringerli a restituire somme facenti capo al regolare stipendio, i denunciati non pagavano loro i periodi di malattia, le ferie e nemmeno la tredicesima.

I reati contestati sono dunque quelli di capolarato e di estorsione; tra i beni sequestrati, valevoli circa 690 mila euro, anche fondi di investimento, immobili presenti tra Bagheria e Santa Flavia, vari conti correnti e polizze. E' stato accertato dal tribunale di Termini Imerese anche il coinvolgimento diretto di alcuni membri della famiglia mafiosa di Bagheria, intestatari di parti del patrimonio sottoposto a sequestro, nel tentativo di falsificare le dichiarazioni dei redditi.

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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