Palermo, al via il dibattimento giudiziario a carico dello psichiatra Marcello Grasso

Il medico, fratello dell'ex presidente del Senato Pietro Grasso, è accusato di violenza sessuale. Per lui si è profilato il giudizio immediato

PALERMO, 17 novembre – Sarebbero tre, e si costituiranno parte civile al processo, le presunte vittime del neuropsichiatra Marcello Grasso. Ha preso avvio oggi, presso la seconda sezione del tribunale di Palermo, il dibattimento giudiziario che lo vede imputato per violenza sessuale. L'uomo, di 70 anni, avrebbe abusato delle sue pazienti e costretto le stesse a spogliarsi e a indossare costumi da burlesque, oltre ad averle fotografate.

Poi, sempre secondo la ricostruzione dell'accusa che ha tenuto conto di varie conversazioni intrattenute con altri pazienti, avrebbe persino organizzato incontri con le medesime presunte vittime di abusi, mostrandole da un book fotografico e scambiando con altri uomini dei commenti sui loro indole e aspetto fisico. Le testimonianze rese dalle presunte vittime, difese dal legale Monica Genovese, erano state ritenute valide nel corso dell'incidente probatorio e per questo motivo per Grasso si è profilato il giudizio immediato; l'indagato si dichiara innocente e il suo avvocato, Vincenzo Lo Re, fa eco all'assistito sostenendo che quanto verificatosi tra le mura dello studio medico di via Pasquale Calvi è sempre rientrato in una logica di cura, "terapia sensoriale" o "del teatro".

Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile di Palermo e coordinate dal sostituto procuratore Giorgia Righi, ma per la prossima udienza si dovrà attendere la fine del mese di gennaio. Frequenti attacchi di panico, scarsa autostima e non accettazione del proprio corpo avrebbero indotto le presunte vittime, tra cui due studentesse universitarie, a rivolgersi al neuropsichiatra palermitano che ne avrebbe poi abusato nel corso delle varie visite.