Palermo, scarcerato uno dei presunti responsabili della sparatoria dello Zen

Attanasio Fava, membro della famiglia Maranzano, non si trovava sul posto al momento del tentato omicidio

PALERMO, 20 aprile – Emergono nuovi dettagli sulla sparatoria avvenuta allo Zen il 23 marzo, che ha portato al ferimento di Giuseppe e Antonino Colombo: uno dei presunti responsabili, Attanasio Fava, è stato scagionato. Secondo varie intercettazioni telefoniche, infatti, Fava non si trovava sul luogo del tentato omicidio bensì a decine di chilometri di distanza.

Fava, titolare di una macelleria sita nel quartiere Ballarò, si sarebbe trovato proprio nei pressi di questa attorno alle ore 15 del 23 marzo, ovvero nell’arco di tempo trascorso tra gli spari e il trasferimento delle vittime in ospedale. Sono state proprio le videocamere di sorveglianza della sua attività, oltre ai tabulati telefonici, a provare il suo mancato coinvolgimento nella vicenda.
La presenza del Fava al momento dell’agguato era stata denunciata da Giuseppe Colombo, forse a causa del suo legame di parentela con i fratelli Letterio e Pietro Maranzano (di cui è il cognato), accusati di essere i mandanti del tentato omicidio. Le indagini sono ancora in corso e nuovi scenari potrebbero contribuire a fare maggiore chiarezza su quanto accaduto.