Palermo, quattro nuovi fermi per la sparatoria allo Zen

A deciderlo la Direzione Distrettuale Antimafia

PALERMO, 29 marzo – Le indagini sulla seconda sparatoria avvenuta allo Zen in questo mese di marzo, che il 23 marzo ha visto vittime tre uomini, si sarebbero chiuse con il fermo di quattro nuove persone. A queste la Direzione Distrettuale Antimafia contesta l’aggravante del metodo mafioso.

È dunque questa la cornice, secondo quanto rilevato dagli agenti della Questura di Palermo, dentro la quale è stato portato a compimento l’agguato ai danni di Giuseppe Colombo e dei figli Fabrizio e Antonino. Non perviene però alcun nominativo che riguardi gli esecutori materiali di quanto si è verificato.
Decisive sarebbero state le dichiarazioni, rese da un testimone interrogato qualche giorno dopo il fatto, per l’individuazione di Pietro e Letterio Maranzano, fratelli, come mandanti; a un’altra persona invece si deve il fermo degli altri quattro soggetti coinvolti nella sparatoria, accusati dell’aggressione ai componenti della famiglia Colombo.