Aggredì Stefania Setyx di ''Striscia la Notizia'', adesso per un anno e mezzo sarà un sorvegliato speciale

Lo ha deciso il tribunale di Palermo, su proposta della Questura

PALERMO, 3 ottobre – La Polizia ha sottoposto alla misura della sorveglianza speciale un cittadino palermitano che, lo scorso 10 ottobre, aveva aggredito Stefania Petyx, giornalista ed inviata del programma satirico televisivo “Striscia la Notizia”. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale, su proposta del Questore di Palermo.

L’aggressione maturò nel corso di un servizio giornalistico finalizzato a documentare, con il supporto di riprese audio-visive, l’occupazione abusiva di un immobile compiuta a Palermo da parte di un nucleo familiare. Padre e figlio di quel nucleo, all’epoca dei fatti, invitarono con veemenza Stefania Petyx ad allontanarsi dall’abitazione alla quale la giornalista e la sua troupe si erano avvicinati per motivi legati alla realizzazione del servizio televisivo.
Dalle parole, gli uomini, in breve, passarono ai fatti, usando violenza fisica sulla donna, spintonandola con forza e facendola rovinare per le scale.


L’aggressione coinvolse anche l’operatore dello staff che stava continuando a documentare la scena. Solo il tempestivo interevnto della Polizia di Stato riuscì a fermare l’aggressione, nel corso della quale furono anche rivolte minacce di morte all’indirizzo della Petyx.
Alla giornalista ed al suo cameramen i sanitari del Pronto Soccorso cittadino diagnosticarono lesioni guaribili, complessivamente, in più di venti giorni.
A seguito di questo episodio di violenza, il Questore di Palermo, sulla scorta degli accertamenti compiuti dal personale della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura in ordine alla perciolosità sociale dell’aggressore, pregiudicato per reati commessi con violenza alle cose ed alle persone, nonché, colpevole, unitamente ad altri componenti del proprio nucleo familiare, di avere abusivamente occupato per diversi anni altri immobili di proprietà e/o in uso ad enti ed istituzioni pubbliche, ha proposto alla competente Autorità Giudiziaria l’adozione nei suoi confronti di adeguate misure di prevenzione personale.


Il Tribunale di Palermo, condividendo ed accogliendo la proposta avanzata dall’Autorità Provinciale, ha così applicato all’uomo la misura della Sorveglianza Speciale per la durata di un anno e sei mesi, inquadrando l’aggressore nel novero dei soggetti che vivono, almeno in parte, del provento dei loro delitti, trattandosi nella fattispecie di un individuo “che non ha mai avuto una stabile attività lavorativa e che, almeno in parte, trae sostentamento dalla propria attività delittuosa, nella quale va pure ricompresa l’occupazione abusiva di immobili”.