Palermo, risulta invalido, ma lavora in campagna: indagato un allevatore

Avrebbe causato un danno all'Inps di circa 85.000 euro

PALERMO, 10 aprile – I carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno notificato l’avviso conclusione delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia sul diritto di difesa - in ordine al reato di truffa aggravata – a carico di F.F. 61 anni, allevatore.

L’uomo si sarebbe procurato un ingiusto profitto consistito nel riconoscimento, per circa 12 anni, dell'invalidità civile pari all'80% e della relativa pensione e indennità di accompagnamento, arrecando un danno complessivo per l’INPS, ente erogatore, pari a circa 85.000 euro, con più azioni esecutive, con artifizi e raggiri, consistiti nel mutare artificiosamente la stato della propria persona e nel simulare il proprio stato di malattia (inabilità lavorativa e necessità di assistenza continua per infermità di natura psichiatrica, diabete, cardiopatia, poliartropatia, broncopatia, incontinenza urinaria e neoplasia al pancreas) in occasione delle visite effettuate dai sanitari della Commissione Medica per il riconoscimento dell'invalidità civile e, al fine di trarre in inganno dapprima i periti medici psichiatri nominati dal Giudice e conseguentemente il Giudice medesimo nell'ambito del procedimento civile presso la Corte di Appello di Palermo.
L’indagine, avviata nel marzo 2017, mediante attività di osservazione, controllo e pedinamento sul conto dell’odierno indagato, documentava che l’uomo, nonostante l’invalidità civile riconosciuta, svolgeva presso l’azienda a lui intestata, lavori di fatica, tra i quali la coltivazione e la conduzione della stalla, guidando l’autovettura e camminando autonomamente.
Le indagini si concludevano con il sequestro, presso gli uffici dell’INPS di Palermo e Postale, dei ratei di pensione di invalidità e di indennità di accompagnamento percepiti dal 60enne, fino alla data di sospensione o revoca degli stessi, in ottemperanza a quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria.