Mafia: parlano due pentiti, altre sette arresti a Palermo

In manette Leandro Greco, nipote di Michele, detto "il Papa" e Calogero Lo Piccolo (figlio di Salvatore. IL VIDEO

PALERMO, 22 gennaio – Sette persone sono state arrestate oggi su provvedimento emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo. Si tratta di un’azione che arriva a seguito di attività di indagine, dopo l'esecuzione del provvedimento del 4 dicembre 2018.

Un provvedimento che concerneva anche la nuova "commissione provinciale di Cosa Nostra e che ha consentito di confermare la ricostituzione di tale organismo collegiale, nonché di individuare, secondo le valutazioni degli inquirenti altre due figure di vertice dell'organizzazione mafiosa che hanno personalmente partecipato — nella loro qualità di capi-mandamento — alla riunione della citata "commissione":
Agli arresti sono finti Leandro Greco detto "Michele" (nipote di Michele, detto "il Papa"), capo del mandamento mafioso di Ciaculli, e Calogero Lo Piccolo (figlio di Salvatore), capo del mandamento mafioso di San Lorenzo-Tommaso Natale.
Il fermo riguarda, inoltre, la posizione di Giovanni Sirchia, affiliato di spicco della famiglia mafiosa di Passo di Rigano, che ha fattivamente partecipato alla organizzazione della riunione della commissione provinciale, occupandosi, in particolare, della consegna dei messaggi di convocazione di tale riunione, nonché di accompagnare alcuni affiliati presso il luogo prescelto per la riunione.
Sono stati, infine, fermati Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello, Pietro Lo Sicco e Carmelo Cacocciola, nei confronti dei quali è stato contestato il reato di associazione mafiosa nonché alcune fattispecie di estorsione aggravate dal metodo mafioso, effettuate nel territorio del mandamento mafioso di San Lorenzo — Tommaso Natale.


Particolare importanza assume la collaborazione recentemente avviata con la Procura di Palermo da due -capi-mandamento", dopo gli arresti del 4 dicembre: Francesco Colletti e Filippo Bisconti. Entrambi hanno innanzitutto confermato la rispettiva posizione di capi dei mandamenti di Villabate e di Belmonte Mezzagno. Inoltre hanno confermato la riorganizzazione della "commissione provinciale di Cosa Nostra", specificando le dinamiche interne alla stessa e hanno pure fornito importanti elementi a sostegno delle accuse nei confronti di Greco e Lo Piccolo, nonché di Sirchia.