Palermo, nove rapine già sul groppone: 36enne arrestato dalla Polizia

Farmarcie ed esercizi commerciali le sue vittime preferite

PALERMO, 16 settembre - La Polizia di Stato ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, Marco Corona, pregiudicato palermitano di anni 36, ritenuto responsabile di ben otto rapine consumate ed una tentata ad esercizi commerciali, effettuate nel ristretto arco temporale di un mese.

Questo l’elenco delle rapine:
1) 6 agosto 2016 tentata rapina ai danni di una Farmacia di piazza Ottavio Ziino, non riuscita grazie alla pronta reazione dei dipendenti.
2) 9 agosto 2016 rapina ai danni di una Farmacia di Via Simone Corleo, bottino 300 euro;
3) 18 agosto 2016 rapina ai danni di un esercizio commerciale di Via Leopardi, bottino 135 euro e ad un supermercato di via Sciuti, bottino 272 euro;
5) 22 agosto 2016 rapina ai danni di una Farmacia di Via Nicolò Garzilli, bottino 390 euro;
6) 23 agosto 2016 rapina ai danni di un supermercato di Via Eugenio L’Emiro, bottino 290 euro;
7) 27 agosto 2016 rapina ai danni di un esercizio commerciale di Via Alcide De Gaspe, bottino 115 euro;
8) 3 settembre 2016 rapina ai danni un esercizio commerciale di via Leonardo da Vinci, bottino 845 euro:
9) 9 settembre 2016 rapina ai danni di una Farmacia di Via Nicolò Garzilli, bottino 460 euro.
Ad indagare su questi episodi i “Falchi” della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”della Squadra Mobile.
Le numerose rapine, consumate in rapida successione ed in un ristretto arco temporale, sono apparse, per fattezze fisiche dell’autore e modus operandi, compiute, verosimilmente, dalla stessa persona. L’acquisizione dei filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza in uso agli esercizi commerciali presi di mira ha consentito, infatti, agli investigatori di distinguere ed individuare le fattezze fisiche dell’autore: un uomo dalla corporatura possente e molto alto. Questi agiva sempre con in pugno una pistola di colore nero e si travisava, indossando un casco da motociclista, occhiali da sole e scaldacollo di colore scuro. Agiva, inoltre, sempre con le stesse modalità operative: giungeva in prossimità dei negozi da rapinare a piedi, dopo aver minacciato i presenti impugnando la pistola ed intimando la consegna del denaro contante, aveva cura di non toccare nulla e di non lasciare tracce; dopo essersi impadronito del denaro fuggiva sempre appiedato, facendo perdere le proprie tracce.
Grazie all’acquisizione e all’attento esame dei filmatiI di altre telecamere installate nelle vicinanze dei negozi rapinati, i poliziotti della Squadra Mobile sono riusciti a risalire ai mezzi di fuga utilizzati dal malvivente: un’ autovettura Opel vecchio modello ed un motociclo Piaggio Liberty, lasciati sempre a debita distanza dai suoi obiettivi, in modo da non poter essere individuato dalle vittime o dai testimoni.
L’acquisizione delle immagini ha permesso di documentare, in particolare, alcuni tratti distintivi dell’autovettura utilizzata per le rapine, quali una vasta macchia di colore chiaro sul cofano e un’altra sul tetto, l’assenza di copriruota anteriori, nonchè la presenza di un portapacchi nero e di un’antenna sul tetto.
I successivi sviluppi investigativi hanno condotto gli agenti sulle tracce di Corona, il quale, già il 22 settembre 2016 era stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato, insieme ad un complice, per una rapina ai danni di una Farmacia cittadina. In quella circostanza i due malviventi erano fuggiti a bordo di un’autovettura della stessa marca, modello e caratteristiche di quella utilizzata per le altre rapine, riconducibile a Corona. Ulteriori acquisizioni probatorie, a carico del malvivente, sono state ricavate dagli investigatori della mobile dagli esiti della perquisizione domiciliare effettuata in occasione dell’arresto presso la sua abitazione, dove erano stati rinvenuti numerosi capi di abbigliamento, perfettamente corrispondenti per tipologia, colori e particolari a quelli indossati dall’autore delle rapine.
Gli elementi raccolti sono stati, così, comparati con le immagini registrate in occasione delle altre rapine su cui gli agenti stavano indagando. Numerosi e convergenti sono risultati gli elementi di riscontro, a carico di Corona, in ordine agli episodi delittuosi che gli sono stati attribuiti.