Interrogazione di Vittorino e Terzo: “Per quello di San Martino sì, per quello di Monreale invece no. L’amministrazione ce lo spieghi”
MONREALE, 9 marzo – Oggi si è tenuta la seconda udienza dibattimentale presso il tribunale penale di Palermo, che si celebra nei confronti di un folto numero di imputati, dopo il rinvio a giudizio per fatti presuntivamente illeciti commessi all’interno del cimitero monumentale di Monreale.
Assente il comune di Monreale che stranamente non si è costituito parte civile per sostenere gli interessi dell’amministrazione comunale e dell’ente. Si tratta di una omissione o di una dimenticanza?
È questa la domanda che si pongono i consiglieri comunali di Forza Italia Mimmo Vittorino e Silvio Terzo che hanno presentato un’interrogazione con risposta urgente in Consiglio comunale. “Non comprendiamo – hanno precisato – perché il Comune si sia costituito parte civile nel processo riguardante i fatti accaduti nel cimitero “privato” di San Martino e contro 9 dipendenti comunali poi assolti con formula piena, avviando addirittura nei loro confronti un procedimento disciplinare e invece, per fatti riguardanti presunti illeciti verificatisi all’interno del cimitero comunale di Monreale e che investono attività di vari settori comunali, il comune decide di non costituirsi parte civile rinunciando alla doverosa tutela della legalità, della correttezza delle attività amministrative e della salvaguardia degli interessi del comune.
Premettiamo che siamo fiduciosi che la estraneità dei dipendenti comunali anche in questo processo verrà riconosciuta. Ma l’amministrazione comunale ha il dovere anche per rispetto dei dipendenti coinvolti nel processo per il cimitero di San Martino, di spiegare pubblicamente le motivazioni che hanno indotto l’ente a rinunciare all’azione civile nel processo penale. Si tratta di un comportamento che desta forti preoccupazioni , in quanto il comune per fatti analoghi osservi due diversi comportamenti pubblici. E perché i fatti riguardanti il cimitero di Monreale, colpiscono molto più da vicino gli interessi del comune dal punto di vista pubblico. Inoltre i consiglieri comunali nella medesima interrogazione chiedono se risponde a verità che in altro procedimento riguardante una presunta turbativa d’asta il comune non si sia costituito parte civile addirittura adottando una delibera di giunta comunale.