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Da consulente del sindaco al Consorzio Biviere: se ne occuperà la procura della Corte dei Conti

| Caterina Ganci | Politica

Forza Italia annuncia l’invio della documentazione alla magistratura contabile relativa all’assunzione di Alessia Meli all’acquedotto consortile

MONREALE, 3 dicembre – Continua a far discutere e a sollevare polemiche la questione legata all’incarico dell’avvocato Alessia Meli, che nei giorni scorsi, dopo avere svolto l’attività di consulente del sindaco di Monreale a titolo oneroso, è stata assunta per tre anni al consorzio idrico dell’acquedotto Biviere.

Ad accendere la miccia, ancora una volta, è il gruppo consiliare di Forza Italia, che già anche altre volte in passato aveva fatto sentire la propria voce sull’argomento, che chiede “chiarezza” ed annuncia l’invio degli atti dell’assunzione alla Procura regionale della Corte dei Conti.
"Vogliamo che venga fatta chiarezza – dicono Mimmo Vittorino e Silvio Terzo in una nota – sui rapporti tra il Comune di Monreale ed il Consorzio idrico del Biviere. Vi sono stati negli ultimi tempi episodi che impongono un chiarimento politico. Non vorremmo, infatti, che il consorzio del Biviere diventi l'organo di compensazione politica dell’amministrazione comunale di Monreale. Si tratta di enti pubblici, con bilanci pubblici pagati con le tasse dei cittadini. Chiediamo che tutti gli atti riguardanti la assunzione dell'avvocato Alessia Meli siano valutati dalla Corte dei Conti e che la Regione avvii una ispezione".

Nella loro nota i consiglieri forzisti spiegano la loro versione dei fatti, sostenendo come “Alessia Meli, candidata al consiglio comunale e non eletta, nelle liste del sindaco Arcidiacono, dopo poco tempo sia stata assunta come dirigente comunale con un compenso di oltre 45 mila euro l'anno, nonostante l'Ente sia dissestato e sottoposto al controllo ministeriale. Dopo poco tempo e con molte polemiche politiche l'avvocato Meli viene assunta, a seguito di un bando pubblico, indetto dal Biviere e pubblicato sul sito del consorzio (unica partecipante la professionista) dal Consorzio idrico con lo stesso compenso (45 mila euro)”.

“Certamente nel pieno rispetto della legge – dicono ancora i consiglieri azzurri – ma è anomalo che un professionista lasci il Comune per andare presso un mini-consorzio idrico, anche conservando la consistente indennità di 45 mila euro”.
L’attenzione di Vittorino e Terzo, infine, si concentra sull’incarico, peraltro ormai scaduto, conferito a Letizia Sardisco nel 2019, quando era ancora soltanto consigliere e non anche assessore come adesso, come consulente a titolo oneroso sempre del consorzio del Biviere con un compenso di 5.000 euro. “Situazioni che certamente stridono con i doveri di etica della politica – scrivono i forzisti – atteso che il Comune di Monreale è socio del Consorzio del Biviere e che fa pagare agli utenti bollette idriche altissime. Questi singolari passaggi certamente suscitano fondate perplessità, stante che si tratta di denaro pubblico e di soggetti politicamente vicinissimi all’amministrazione Intravaia-Pupella-Arcidiacono.

Ecco perchè – concludono Vittorino e Terzo – invieremo tutti gli atti relativi al concorso Meli e la delibera di consulenza della Sardisco alla Procura regionale della Corte dei Conti e chiederemo all'Assessorato Regionale alla Funzione Pubblica di avviare una ispezione all'interno del Consorzio del Biviere. Anche se siamo certi che queste vicende avranno altre e piu' attente letture da parte di organi dello Stato”.

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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