Il monito del Mosaico agli alleati: ''Noi abbiamo dato il nostro contributo, adesso tocca ad altri''

Uscita a sorpresa del gruppo in Consiglio comunale, dopo la relazione annuale del sindaco

MONREALE, 30 dicembre – A qualcuno è sembrata una relazione parallela. Altri, invece, ci hanno voluto vedere una poco celata tiratina d’orecchi. Certo è che l’intervento di ieri sera del consigliere Fabrizio Lo Verso, capogruppo de Il Mosaico, ha sollevato polemiche, che si sono manifestate direttamente in aula.

Polemiche, che – al momento – non dovrebbero avere delle conseguenze immediate, ma che, di certo, non passeranno inosservate. Ad aprire un dibattito, che – non è escluso – potrebbe essere sintomo di qualche mal di pancia, sono state alcune puntualizzazioni, non certo concilianti, dirette ai gruppi consiliari di maggioranza che sostengono, assieme al Mosaico, l’azione amministrativa della giunta Arcidiacono.
Era stato il primo cittadino, nel corso della seduta dedicata alla relazione annuale (maggio 2019-maggio 2020), ad elencare una lunghissima sfilza di azioni condotte dall’amministrazione comunale, abbracciando i vari settori nei quali si è svolta l’attività. Un elenco stilato con cura, a tal punto da suscitare la reazione ironica del consigliere Mimmo Vittorino, che non ha risparmiato le sue frecciate.


Subito dopo al microfono dell’aula “Biagio Giordano” si è presentato Lo Verso, che, precisando di parlare a nome del Mosaico, del quale è capogruppo, ha tenuto a sottolineare alcuni aspetti dell’attività della giunta, non affrontati da Arcidiacono, che erano stati fortemente sponsorizzati dal suo movimento.
“Mi permetto di intervenire – ha esordito – a nome del gruppo Il Mosaico - gruppo di maggioranza relativa in Consiglio e principale alleato della originaria coalizione Arcidiacono che ha vinto le ultime elezioni comunali - per integrare quanto detto dal primo cittadino e mettere a conoscenza tutti voi e i cittadini monrealesi di altre cose fatte in questi ultimi 18 mesi. Il nostro gruppo, infatti, non essendo solito pubblicizzare il proprio lavoro prima del suo effettivo completamento, vuole cogliere l’occasione della relazione annuale del Sindaco per fare anch’esso una revisione della propria attività all’interno dell’amministrazione Arcidiacono e mettere in risalto quanto da questa fatto grazie al contributo di assessori, consiglieri e componenti del gruppo politico”.
Lo Verso si è soffermato sulla riorganizzazione delle risorse umane del Comune, sul potenziamento dello sportello universitario, sull’ufficio Europa, sul nuovo regolamento sul garante della persona diversamente abile, sul regolamento di democrazia partecipata, su quello delle Consulte di Frazione. Ha fatto menzione del baratto amministrativo, del regolamento sul Servizio Civico, sulle sale da gioco, sui beni confiscati, sui taxi. Insomma ha acceso i riflettori su azioni condotte dall’amministrazione su input del Mosaico, sulle quali non si era soffermato il primo cittadino.


Poi la stoccata finale, quella forse che ha fatto risentire più di uno tra gli alleati. “Quanto detto si può aggiungere – o meglio si sarebbe potuto aggiungere – alla relazione annuale del sindaco (per questo e per il prossimo anno), se tutti i gruppi politici che compongono questa amministrazione avessero avuto la stessa agibilità politica e la stessa possibilità di partecipare al governo di questa città.
Le figure chiamate ad essere garanzia di tutti e, in particolare, dei gruppi che li hanno votati - nella città e in Consiglio comunale – si devono ricordare sia l’impegno preso nella fase precedente al ballottaggio elettorale, sancito con l’apparentamento e con la vittoria delle elezioni; sia l’impegno preso nella prima seduta del Consiglio comunale, sancito con l’elezione del Presidente di questa assise. Due occasioni, queste, in cui il gruppo de Il Mosaico è stato determinante.
Questa lunga relazione, a distanza di 18 mesi dall’inizio di questa esperienza amministrativa, deve servire a ricordare a tutti gli impegni presi e le parole date. Noi, ad oggi, possiamo dimostrare – carte alla mano – che abbiamo lavorato duramente per dare il nostro contributo. Adesso tocca ad altri dare dimostrazione, a noi e ai nostri elettori, che questo contributo è considerato utile e ben voluto. Una dimostrazione che deve avvenire con i fatti chiari, e non più con parole o promesse che ormai rischiano di perdere qualsiasi valore”.