Dissesto finanziario, il commissario stila il cronoprogramma

Intorno al 10 marzo la delibera del default dovrebbe approvare in aula

MONREALE, 14 febbraio - Ha preso il via ufficialmente l’iter amministrativo che porterà alla dichiarazione del dissesto finanziario. Dopo l’insediamento del commissario ad acta inviato dalla Regione, Francesco Riela, funzionario dell’assessorato alle Autonomie Locali, sono stati fissati i tempi e le modalità che porteranno al pronunciamento consiliare con cui anche il Comune di Monreale passerà sotto lo stato di default.

Le tappe di avvicinamento alla seduta del Consiglio comunale, che verosimilmente dovrebbe essere convocata per una data vicina al 10 marzo, sono state definite nel corso di un incontro tra il presidente Giuseppe Di Verde, il segretario generale, Domenica Ficano e lo stesso commissario Riela. Questi ha riscontrato come la proposta deliberativa relativa al dissesto sia già in corso di predisposizione. Sarà cura del segretario Ficano trasmetterla al Collegio dei Revisori perchè questo stili una sua relazione nel tempo di sette giorni.

La palla, quindi, passerà al presidente Di Verde che, entro sette giorni dalla data di ricezione della relazione da parte dei revisori, dovrà convocare la seduta del Consiglio per la prima data utile, mettendo all’ordine del giorno proprio la delibera con cui l’assemblea dovrà affrontare l’argomento dissesto.
Emerge un particolare, peraltro, da questa prima fase: il Consiglio comunale avrà trenta giorni di tempo per approvare ila delibera che sancisce il default: se, cioè, verosimilmente, la seduta sarà convocata per il 10 marzo, l’assemblea potrà prendersi trenta giorni per l’approvazione, pronunciandosi quindi, secondo le modalità ordinarie, anche in seconda convocazione, con soli dieci consiglieri presenti, così come spesso avviene. Di più: se il Consiglio - ipoteticamente - dovesse dire di no al dissesto, il presidente avrebbe la facoltà di riconvocare il Consiglio delle volte successive, sempre nel rispetto del limite di tempo dei trenta giorni a sua disposizione.
Se il documento non dovesse essere approvato, come è noto, il commissario agirebbe in via sostitutiva e il consiglio comunale verrebbe sciolto.

“Stiamo rispettando i tempi - fa sapere Di Verde - nel rispetto della normativa, per seguire un percorso corretto e che non trascuri i tempi tecnici necessari all’esame di un provvedimento di così grande importanza per la città di Monreale”.