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Dipendente destinato ad altro servizio, chiude momentaneamente la delegazione di Pioppo

| Enzo Ganci | Politica

Se ne è parlato in Consiglio comunale, poi sospeso per mancanza del numero legale

MONREALE, 30 gennaio – La mancanza di attenzione verso le problematiche delle frazioni è stato l’unico argomento trattato nel corso della breve seduta odierna del Consiglio comunale, prima rinviata di un’ora per mancanza del numero legale, poi durata poco meno di mezzora, quindi conclusa, nuovamente, per le troppe assenze. Se ne parlerà domani, numero legale permettendo.

Iniziata alle 19,30 (alla prima chiama erano solo in quindici), la seduta si è aperta quando il presidente Di Verde ha contato 17 consiglieri, dopo la canonica ora di sospensione. Il problema frazioni è stato aperto da Pippo Lo Coco (Liberi per Monreale) che ha lamentato la momentanea chiusura della delegazione di Pioppo, dopo che l’unico impiegato addetto è passato a prestare servizio come ausiliario del traffico. “Chiediamo che venga ripristinato il servizio – ha detto – e che l’impiegato venga sostituito”. “Eppure qualcuno ha chiesto di essere destinato alla delegazione di Pioppo – ha aggiunto Giuseppe La Corte (Credici Monreale) – ma l’amministrazione è stata sorda”.
Attenzione puntata verso San Martino delle Scale da parte di Giuseppe Guzzo (neo capogruppo di Forza Italia, che prende il posto della collega Antonella Giuliano), che ha ricordato come nella frazione montana non sia possibile riunire la consulta per mancanza di una sede idonea. A Grisì, invece, stando quello che ha lamentato la stessa Giuliano, mancherebbe il materiale necessario per un buon funzionamento della delegazione: toner, carta e materiale di cancelleria in generale.
“Non è assolutamente vero che ci sia questa disattenzione verso le frazioni da parte dell’amministrazione – ha replicato il vicensindaco, Giuseppe Cangemi – il dipendente di Pioppo ha aderito al bando e sono necessari i fisiologici tempi tecnici per la sua sostituzione”.
Nel frattempo qualcuno dei consiglieri si era allontanato alla chetichella, tant’è che alla richiesta della verifica del numero legale, avanzata da Mimmo Vittorino (Monreale al Centro), il numero era di soli dodici consiglieri. Domani si replica.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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