Musumeci: “Nessuna crisi dopo le dimissioni di Figuccia"

Saluti di fine anno del presidente della Regione: “Nessuna esigenza di ritoccare stipendi già dignitosi dell’Ars”

PALERMO, 28 dicembre – Un pensiero agli ultimi, a “quei siciliani che non possono mettere in tavola ciò che vorrebbero per i figli”. Si sono conclusi così gli auguri del presidente della Regione, Nello Musumeci, alla stampa. Dopo avere delineato le criticità dell’Isola e le azioni già dispiegate sul campo, in queste poche settimane, per cambiare passo, il presidente ha auspicato un futuro migliore, sotto ogni profilo: dal lavoro all’amore, “perché ognuno ha diritto ad amare e ad essere amato”.

Niente mistificazioni e miracoli a buon prezzo, niente colpi di scena a beneficio della stampa, un profilo basso e istituzionale; sono queste le uniche “promesse” del neo presidente.
“Sapevamo – ha detto Musumeci – che avremmo trovato solo macerie e ci vorranno due anni prima di raccogliere qualche frutto. Nessuno, né la stampa, né i cittadini si attendano risultati prima”.
Musumeci ha ricordato ciò che è stato fatto in queste settimane; nel dettaglio: l’incontro con i quattro rettori dei poli universitari siciliani, l’attenzione su castello Utveggio ,la preparazione della partecipazione alla Bit, e, soprattutto, lo stanziamento dei fondi per gli operatori dell’antincendio, grazie ai quali sarà possibile avviare la prevenzione degli incendi già in primavera.
Non poteva mancare l’intervento sull’attualità politica. Niente crisi in seguito alle dimissioni dell’assessore Vincenzo Figuccia, poiché il suo partito di appartenenza ha rinnovato la fiducia alla maggioranza. Su domanda dei cronisti, il presidente ha anche espresso il suo pensiero sul tetto degli stipendi dei funzionari dell’Ars, sollevato dal presidente Gianfranco Miccichè: “Penso che in periodo di crisi e grandi difficoltà per molti lavoratori non ci sia alcuna esigenza di ritoccare stipendi già dignitosi. Ognuno si assuma la responsabilità di ciò che dice”.