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Gite vietate agli studenti disabili, monta la protesta a Monreale

| Cronaca varia

Gli assistenti all’autonomia non possono prendervi parte. Devono andarci i genitori

MONREALE, 6 marzo – Si avvicina la primavera e con essa arriva il tempo delle gite scolastiche. Quelle che gli studenti aspettano sia per imparare cose nuove, che per divertirsi e trascorrere giornate in allegria.

Peccato, però, che a queste gite non possano prendere parte gli studenti che presentano delle disabilità. Per loro, infatti, in gita non è possibile garantire il servizio degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione e quelli igienico sanitari. Come dire: l’inclusione, di cui si parla tanto e tanto ci si riempie la bocca, va a farsi benedire.
Il discorso vale in particolar modo per le scuole superiori, per le quali l’interlocutore è la Città Metropolitana che ogni anno, “a calci e morsi” finanzia il servizio, consentendo alle cooperative presenti sul territorio di poterlo svolgere nelle varie scuole della provincia.

Tralasciando il fatto che queste vengono pagate con i ritardi che la burocrazia, purtroppo, spesso presenta e che le difficoltà nel corso dell’anno sono tante, purtroppo va rilevato che la Città Metropolitana afferma di non avere le risorse per garantire il servizio anche in gita. Succede, infatti, che se una unità di personale viene destinata all’assistenza di uno studente disabile ad una visita guidata, occorre che un’altra unità di personale rimanga in sede per garantire il servizio agli studenti che invece non vanno alla gita e che quindi rimangono a scuola. Un esborso ulteriore, in pratica, che la Città Metropolitana dice di non poter sostenere.
Ecco quindi, che l’inclusione resta solo un pio desiderio e lo studente con disabilità non può salire sul pullman ed andare in gita, a meno che quello studente non sia accompagnato da un genitore. Facendo realizzare quindi, una seconda ed ancor più profonda disparità: quella fra un genitore di un ragazzo “normodotato” che può tranquillamente andare a lavorare mentre il figlio è in gita e quello di un ragazzo con ben altri problemi che deve rinunciare alla giornata lavorativa o ad altri impegni personali per garantire al proprio figlio una giornata in gita scolastica, assieme agli altri compagni.

Si leva alta, a questo punto, la protesta dei genitori del liceo artistico “D’Aleo” che per il 4 aprile prossimo organizza una gita. “E’ una vergognosa discriminazione – affermano alcune mamme, sapendo che il loro interlocutore non è la scuola, ma la Città Metropolitana – che fa sì che siano studenti di serie A e studenti di serie B”.
“L’inclusione è un diritto – tuona Donatella Anello, sindacalista della Slai Cobas che segue la problematica da diversi anni – Le famiglie hanno ragione e occorre che la problematica venga risolta in vie definitiva per evitare queste bruttissime discriminazioni”.

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 31 dicembre – Gli eccessi alimentari che caratterizzano le giornate in molte delle case del nostro territorio non devono farci distogliere lo sguardo da ciò che ci ha detto e ci ha lasciato quest’anno in eredità.

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