La falda registra delle oscillazioni che mandano in protezione le pome di sollevamento
MONREALE, 30 luglio – Non si tratta di una emergenza conclamata, questo è certo, ma senza dubbio la situazione va tenuta sotto controllo e la problematica è seria. L’approvvigionamento idrico, anche a Monreale, comincia a destare preoccupazione.
In un’estate torrida e in una regione nella quale le piogge significative sono ormai un pallido ricordo, dove il problema della crisi idrica è diventato enorme, la cittadina normanna, finora soltanto sfiorata dall’emergenza da “bollino rosso”, comincia a mostrare i primi segni di cedimento.
Di questi giorni è la notizia, resa nota dall’amministrazione comunale, dell’oscillazione del livello della falda che potrebbe mandare in protezione le pompe dei pozzi. Tecnicamente, come spiega la nota del Comune, non si tratta di un guasto delle apparecchiature che sollevano l’acqua dai pozzi di Boara ( la principale fonte di approvvigionamento del centro abitato monrealese), ma l’interruzione della fornitura diventa una conseguenza per evitare guasti al sistema di adescamento.
Tutto questo, ovviamente, come ha spiegato l’assessore ai Servizi di manutenzione, Giovanni La Corte, comporta dei disservizi all’erogazione, soprattutto nella parte alta del paese, dove maggiore deve essere la pressione per raggiungere le case.
La situazione, pertanto, resta critica e soprattutto senza che al momento se ne conosca la conclusione. Fin quando la falda si manterrà su livelli sufficienti, in pratica, allora l’erogazione potrà avvenire con regolarità. Diversamente vivere dei disagi, anche pesanti, purtroppo non sarà un’ipotesi campata in aria.
In pratica, dice ancora il Comune, se la situazione dovesse aggravarsi, si dovrà procedere alla razionalizzazione dell’acqua così come si è verificato da tempo a Palermo e in altre città siciliane dove si vive già uno stato di emergenza, con l’Amap costretto a diminuire la pressione.