È dirigente infermieristico della SAMOT e docente presso l'ateneo palermitano
PALERMO, 28 giugno – Diciassettesima edizione per il Premio Virgilio Giordano istituito dal Rotary Club Palermo Nord.
Un premio nato per onorare la memoria dell’avvocato Giordano, promotore e fondatore di ben 30 Rotary Club nel sud Italia, e del quale quest’anno è stato insignito Giuseppe Intravaia, dirigente infermieristico della SAMOT e docente a contratto di Infermieristica palliativa e del fine vita presso l’Università di Palermo.
Una cerimonia svoltasi mercoledì 26 giugno, presso Villa Airoldi in occasione del Passaggio di campana tra la presidente uscente Angela Piraino e il nuovo presidente Filippo Castelli. Il riconoscimento viene attribuito a personalità, associazioni o istituzioni che si siano distinte per studi, ricerche, attività in qualsiasi campo della conoscenza e della cultura.
A Intravaia sono stati riconosciuti l’impegno e la professionalità con i quali ha svolto durante l’anno corsi di formazione inerenti al progetto pilota del Rotary Club Palermo Nord dal titolo “Primi passi verso un’assistenza domiciliare più consapevole”. “È stata una bella e gradita sorpresa. - ha commentato emozionato Intravaia - Si è trattato di un percorso di conoscenza delle norme basilari per migliorare la qualità del servizio di assistenza domiciliare per anziani soli e non autosufficienti che vivono nei contesti familiari e necessitano di una particolare assistenza. Un’iniziativa molto partecipata e che ritengo molto utile”.
I corsi si sono tenuti durante l’anno presso la sede del Centro Spiga di Grano all’interno della parrocchia di Santa Ninfa dei Crociferi. “Si è trattato di cicli di 6/10 incontri - spiega Intravaia - in cui si sono svolte anche esercitazioni pratiche con l’ausilio di simulatori e presidi messi a disposizione dal Rotary. Ringrazio per il supporto l’operatrice socio-sanitaria Anna Termini”.
L’idea del progetto parte dalla constatazione del fatto che spesso affidiamo i nostri anziani a badanti delle quali non se ne conosce la preparazione. “È un progetto che riteniamo trasversale - commenta Agata Caruso, co-ideatrice dell’iniziativa - alle aree tematiche prevenzione e cura delle malattie, promozione della pace e sviluppo delle economie locali. Ha riscosso un notevole accoglimento sia da parte di chi ha manifestato la volontà di formarsi, sia da parte di coloro che hanno necessità di assumere delle figure affidabili a cui delegare la cura dei propri familiari”. Una necessità che risponde al nuovo scenario demografico caratterizzato dall’aumento dell’età media e dal conseguente innalzamento del numero di anziani, spesso con pluripatologie.
“A partire dall’analisi dei bisogni sociali, è palese l’utilità di poter consultare un albo di persone qualificate e fidate a cui poter affidare la cura dei propri cari o di sé stessi”, aggiunge la past president Piraino. Il progetto dunque verrà replicato per il terzo anno e vedrà Intravaia coinvolto sin dall’organizzazione: “Faremo una più accurata selezione dei candidati corsisti, una più articolata fase di valutazione degli esiti della formazione ed infine la pubblicazione degli elenchi delle persone formate per una pubblica fruizione. - conclude il nuovo presidente Castelli - E per questo ci avvarremo della significativa competenza maturata in ambito formativo e di management della SAMOT”.